Emissioni auto, dal Parlamento europeo un regalo alle lobby

dieselgate

In Italia siamo abituati – da anni – alle leggi “salva Ilva” prodotte dal Governo e avallate dal Parlamento, ma anche oltre i confini nazionali si razzola male. A tutto vantaggio delle lobby automobilistiche e a discapito di salute e ambiente.  Il Parlamento europeo, infatti, ha votato a favore del compromesso che abbassa la soglia delle emissioni delle auto ma consente comunque il superamento dei limiti ufficiali di inquinamento.

Chi si aspettava un approccio più rigoroso dal primo pacchetto Ue elaborato per rimediare allo scandalo Volkswagen è rimasto deluso. I costruttori di auto possono brindare, mentre agli ambientalisti e ai consumatori non resta che scagliarsi contro una decisione che va incontro alle esigenze delle potenti lobby dell’auto di Stati membri come la Germania, l’Italia, la Francia e la Spagna.

Che cosa ha fatto quindi il Parlamento europeo? Ha dato l’ok ad una modifica al regolamento che stabilisce il tetto delle emissioni di NOx, gli ossidi di azoto, precursori delle polveri sottili. Dal primo settembre 2017, i nuovi prototipi auto potranno superare del 110% il tetto massimo degli 80 milligrammi per chilometro di ossidi di azoto (NOx). Dal primo settembre 2019 questa soglia entrerà in vigore per tutti i modelli auto.

Dal primo gennaio 2020 saranno consentite emissioni in più del 50% per i nuovi prototipi, e dal primo gennaio 2021 per tutti i modelli. Questo di fatto significa invalidare le norme Euro 6 adottate dalla stessa Ue. Diverse commissioni europarlamentari (Ambiente, Affari giuridici) avevano bocciato questo orientamento, ma il voto in plenaria ha ribaltato le carte in tavola per appena 6 voti.

L’Aula spaccata quasi a metà ha bocciato l’emendamento (323 voti contrari, 317 in favore e 61 astensioni) che avrebbe messo il veto a ciò che diventa un via libera all’innalzamento dei limiti delle emissioni di sostanze nocive consentite per i diesel. Indignata la reazione degli ambientalisti:  “Quello che è avvenuto a Bruxelles – commenta Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente – è veramente assurdo e grave, è una scelta che va deliberatamente contro l’ambiente e la salute dei cittadini ed è solo a favore delle lobby automobilistiche”.

Dello stesso avviso Angelo Bonelli (Verdi): “Il Parlamento europeo ha approvato una vera e propria sanatoria nei confronti del dieselgate facendo un grosso favore alla Merkel. Questo non solo comporterà un aumento delle emissioni del NOx ma anche un conseguente aumento delle polveri sottili che avvelenano le nostre città”. Per i portavoce di Green Italia Annalisa Corrado e Oliviero Alotto si tratta di una “decisione scandalosa, gravissima e assurda”.

 

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