Droni a Grottaglie: il progetto procede. Vendola contestato

arlottaSi è insediato ieri all’aeroporto di Grottaglie (Taranto) il tavolo tecnico chiamato a definire le regole per l’integrazione delle macchine a pilotaggio remoto nello spazio aereo civile e a contribuire alla valorizzazione dell’aeroporto jonico. Alla riunione di insediamento hanno preso parte, tra gli altri, l’amministratore unico e il direttore generale di Aeroporti di Puglia, Giuseppe Acierno e Marco Franchini; il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola; il direttore generale dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac), Alessio Quaranta; il direttore Generale dell’Enav, Massimo Bellizzi, i rappresentanti degli Stati Maggiori di Aeronautica e Marina Militare nonchè alcune delle imprese ad oggi coinvolte nel progetto di sviluppo dello scalo.

Nel corso della riunione è stato illustrato lo stato di avanzamento del programma e i suoi futuri sviluppi lungo le tre principali direttrici: manifatturiera, logistica e sperimentazione di soluzioni aeronautiche con e senza pilota. “L’ampiezza, la flessibilità operativa, l’esser inserita nel corridoio di volo per velivoli non pilotati – è detto in una nota di Aeroporti di Puglia – e la collocazione geografica dell’infrastruttura, rendono l’aeroporto di Grottaglie un asset nazionale ed europeo unico. Ad un anno dall’avvio del progetto sono già state avviate diverse nuove iniziative industriali nei citati ambiti e si è giunti ad un primo livello di definizione di utilizzo dello spazio aereo e delle infrastrutture fisiche e tecnologiche”.

L’obiettivo annunciato nel gennaio del 2014, è quello di fare di Grottaglie non solo il sito dell’Alenia Aermacchi, lo stabilimento che costruisce le fusoliere in fibra di carbonio del Boeing 787, ma anche una piattaforma industriale che lavora “su soluzioni avanzate per l’industria aerospaziale tra cui gli aerei a pilotaggio remoto”. Il tavolo, ha specificato Giuseppe Acierno, amministratore unico di Aeroporti di Puglia, la società pubblica che gestisce gli scali pugliesi, è voluto dal ministero dei Trasporti e “serve a definire le regole per l’attuazione dei voli a pilotaggio remoto”.

L’Amministratore Unico di Aeroporti di Puglia, Giuseppe Acierno, ha sottolineato come “l’odierno incontro rappresenti un importante passo in avanti rispetto ad un processo di valorizzazione in chiave nazionale ed europea dell’aeroporto di Grottaglie e dell’intera rete aeroportuale pugliese nonché verso l’integrazione fra rete aeroportuale e sistema aerospaziale regionale e nazionale”. “L’aeroporto di Grottaglie – ha proseguito Giuseppe Acierno – ha assunto un ruolo decisivo nello sviluppo di un settore strategico per il sistema Italia. Mesi di intenso lavoro hanno fatto sì che crescesse, si qualificasse e si consolidasse il livello di partnership istituzionale e industriale, elementi essenziali per dare slancio all’ambiziosità del programma. Con la recente istituzione della Cabina di Regia per l’automazione nel settore aerospaziale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri si consacra ancor di più la strategicità dell’infrastruttura”.

Le nuove iniziative presentate ieri “hanno creato una base industriale solida e duratura su cui poggiare con più convinzione le strategie di sviluppo future ed i nuovi investimenti. Il Test Bed di Grottaglie diviene strategico per il sostegno alle sfide industriali di imprese ad alta tecnologia, ma è anche una grande opportunità di crescita per la Puglia in termini di investimenti, lavoro e competitività. Abbiamo le carte in regola per divenire catalizzatori di imprese ad alta tecnologia e favorire lo sviluppo di nuove tecnologie che pervaderanno il sistema territoriale di innovazione e le nuove competenze. Per questo è quanto mai necessario che tutti i diversi attori – territoriali, istituzionali, imprenditoriali e scientifici – facciano fronte comune per cogliere questa grande opportunità che ci si prospetta”. In questo contesto “si inserisce l’azione della Regione Puglia che ha dato grande attenzione alle potenzialità di crescita di questo settore, non solo ponendo alla base della nuova programmazione 2014-2020 lo sviluppo di una infrastruttura collocata al centro del Mediterraneo, ma anche attraverso la creazione delle migliori condizioni per attrarre e radicare la crescita di importanti realtà produttive e scientifiche, avviando un significativo progetto di infrastrutturazione ed ampliamento dello scalo che tiene conto, peraltro, delle esigenze espresse dai partner industriali coinvolti in questo ambizioso programma di insediamento produttivo e scientifico. Tutto ciò in stretta relazione con la programmazione e le attività di ricerca e formazione del Distretto Tecnologico Aerospaziale Pugliese in una logica di integrazione del valore e della funzione dell’attività aeroportuale con l’attività aerospaziale. L’avvio poi del corso di ingegneria aerospaziale triennale del Politecnico di Bari, di quello magistrale dell’Università del Salento e le prossime iniziative della Fondazioe ITS Aerospazio Puglia, ben supportano i nuovi fabbisogni professionali” ha concluso Acierno.

A luglio prossimo Augusta sperimenterà da Grottaglie il primo volo a pilotaggio remoto. “Non sarà proprio la soluzione finale – ha annunciato Benedetto Marasà, vice direttore generale dell’Enav, l’Ente nazionale per l’aviazione civile – perché il velivolo avrà comunque a bordo un pilota di sicurezza, ma è comunque un importante passo avanti sulla strada che abbiamo intrapreso”. Ad investire nell’area di Grottaglie, con progetti che riguardano la manifattura dell’aerospazio ma anche i velivoli a pilotaggio remoto, ci sono per ora 9 aziende, con contratti di programma, con un plafond complessivo di circa 100 milioni di euro, ha annunciato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Fra le aziende ci sono la Sipal di Torino, Ids (società di ingegneria indipendente), Gse (Gestore Servizi Energetici di Roma), Vitrociset di Roma, le realtà Finmeccanica Augusta, Selex e Alenia-Aermacchi, nonché Boeing.

L’aerospazio in Puglia ha avuto una crescita importante, dal 2007 al 2013 ha raddoppiato i suoi addetti che oggi sono oltre 6mila” ha detto ancora Acierno, che ha poi precisato come il pubblico abbia previsto 29 milioni di euro di investimenti per la costruzione della pista di rullaggio e per la sistemazione di due piazzali aeroportuali. “Ed è su quest’infrastruttura che abbiamo adagiato le aziende e i nuovi investimenti” ha detto ancora l’amministrore unico di AdP, specificando poi che Ids lavorerà sul versante del pilotaggio remoto, Sipal rafforzerà la logistica a supporto di Alenia Aermacchi, mentre Gse – per il cui insediamento si prevedono 200 addetti – opererà nella manifattura. Sul progetto di Vitrociset è invece previsto un incontro nella prossima settimana, mentre Boeing ha in programma la realizzazione di un centro di stoccaggio. Boeing fra l’altro è il principale cliente di Alenia Aermacchi perché le fusoliere in fibra di carbonio costruire a Grottaglie servono proprio al 787, velivolo assemblato dagli americani a Seattle. Per il direttore generale dell’Enav, Massimo Bellizzi, “Grottaglie ha tutte le condizioni per essere aerea di sperimentazione per gli aerei a pilotaggio remoto. E noi vogliamo stressare la sperimentazione perché questa é la prospettiva dell’aviazione, prospettiva più vicina di quello che noi pensiamo”.

Siamo sempre stati convinti che accanto ad una realtà come Alenia Aermacchi, bisognasse costruire altro, consolidare il polo dell’aerospazio pugliese e ora siamo in contatto con importanti distretti di settore, dalla Francia al Brasile, e questo vuol dire che il programma di Grottaglie può avere altri sviluppi” ha aggiunto Vendola. “Lo sviluppo di Grottaglie – ha continuato Vendola – può consentire anche una prospettiva straordinaria sul cargo e non vieta minimamente la prospettiva dello sviluppo dei voli civili che appartengono sempre ad una dinamica di mercato. Laddove si determina una domanda, è assolutamente non complicato precostituire le ragioni dell’offerta. Noi – ha sottolineato il Presidente della Regione – siamo in presenza di un paese, l’Italia, in cui nell’ultimo anni hanno chiuso 5 aeroporti, anche in città importanti, e una parte considerevole delle società aeroportuali sono in via di privatizzazione per i bilanci in rosso. Noi invece abbiamo una società, Aeroporti di Puglia, che ha raddoppiato l’Aeroporto di Bari Palese, portando dentro la ferrovia, l’asilo nido e l’efficientamento energetico e che ha puntato alla ricostruzione dell’Aeroporto di Brindisi. C’è un problema di mercato relativamente al Gino Lisa, anche se immaginiamo di svolgere un impegno affinchè quello possa essere un trampolino verso i Balcani e abbiamo infine puntato – ha concluso il presidente – perchè Grottaglie potesse diventare un polo industriale europeo”.

Al termine dell’intervento del presidente Vendola c’é stata però una contestazione da parte di un gruppo di cittadini, di alcuni esponenti dei “Liberi e pensanti” e dei comitati che chiedono che l’aeroporto di Grottaglie sia ripristinato ai voli civili. Vendola era stato sollecitato a rispondere proprio in relazione alle istanze di riapertura dello scalo ai voli civili, ma i toni si sono accesi e la conferenza è stata chiusa con il governatore che ha lasciato la sala contestato dal gruppo di cittadini. Del resto, da diversi anni è nato un movimento che chiede l’utilizzo dell’aeroporto di Grottaglie anche e soprattutto per i voli civili. Una delle tante occasioni perse da questo territorio. Ma come nel caso del porto, le colpe non sono e non possono essere sempre degli altri.

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