Centro oncologico d’eccellenza per Taranto: anche i Nomadi sposano la causa

TARANTO – L’appello per istituire in città un Centro oncologico d’eccellenza per adulti e bambini (IRCCS) si sta diffondendo a macchia d’olio. Gli ultimi a sposare la causa sono stati i componenti di un gruppo storico italiano – i Nomadi – che durante il concerto di sabato scorso a Rocca Imperiale Marina, in provincia di Cosenza, davanti a migliaia di persone, hanno invitato il pubblico a sottoscrivere la petizione on line. A intervenire sul palco è stato il polistrumentista Sergio Reggioli, sempre molto sensibile alle tematiche ambientali e sanitarie.

Ma i Nomadi non si sono fermati qui. Sulla loro pagina Facebook, da ieri mattina, è apparso un post in cui viene ricordata la vicenda della piccola Sofia, bimba tarantina morta quattro mesi fa, a soli quattro anni e mezzo, a causa di un tumore cerebrale. Subito dopo la diagnosi, i genitori sono stati costretti a correre a Roma perché a Taranto manca un reparto di oncologia pediatrica. Si legge nel post: “Dopo la scomparsa della bambina lanciamo una petizione per avere a ‪#‎Taranto‬ un centro oncologico d’eccellenza per adulti e bambini! Anche i ‪#‎Nomadi‬ sostengono questa petizione! Firma anche tu… I BAMBINI DI TARANTO HANNO IL DIRITTO DI CURARSI NELLA LORO CITTÀ… chiediamolo ad alta voce tutti insieme. SOFIA VIVE “.

Inoltre, i Nomadi hanno invitato i promotori della petizione a salire sul palco del concerto in programma il prossimo 6 settembre nell’anfiteatro “La Salsa” di Pisticci. Un’ulteriore occasione per incrementare il numero delle firme a sostegno dell’iniziativa che ha già raccolto oltre 10.000 firme online e più di 5.000 cartacee. Merito anche degli artisti che hanno fornito il loro contributo alla causa condividendo l’appello sulle loro pagine Facebook e Twitter.

irccsTra questi Fiorella Mannoia, Paola Turci, Sud Sound System, Rocco Papaleo, Mietta, Litfiba. Altri hanno reso pubblici i post dei promotori: Mario Biondi, Riccardo Fogli, Ficarra e Picone. Importante anche l’aiuto fornito dalle pagine Facebook di alcune associazioni di volotariato, da Saverio Masi,  capo scorta del magistrato Nino Di Matteo, dalla giornalista e conduttrice televisiva Rita Dalla Chiesa che si è mossa tramite Twitter, dall’attore tarantino Michele Riondino che ha firmato la petizione nel corso di un evento, e da tutti gli artisti del Med Festival Puglia che hanno condiviso l’appello sulle loro pagine Facebook.

Anche sul versante istituzionale si stanno compiendo dei passi importanti. E’ in fase di organizzazione un incontro con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per illustrare la proposta per l’istituzione del Centro oncologico d’eccellenza e il relativo piano di fattibilità che dovrà tenere conto di quanto previsto dal Piano di riordino sanitario regionale (numero dei posti letto ed altri parametri).

L’obiettivo è chiaro: garantire le opportune cure ai malati oncologici, sia bambini che adulti, in una realtà fortemente segnata dall’emergenza sanitaria e ambientale legata all’inquinamento prodotto dai colossi industriali presenti sul territorio, a cominciare dall’Ilva. Il passo successivo, dopo aver compreso l’orientamento del governatore Emiliano e della Regione Puglia sulla reale fattibilità della proposta, sarà quello di interloquire direttamente con il Governo. Non è mancato, lo scorso 17 agosto, un intervento sul progetto durante un incontro sull’emergenza sanitaria promosso dal sindaco di Taranto, Ezio Stefàno, alla presenza di diverse associazioni.

Doveroso, a questo punto, citare coloro che si stanno spendendo per raggiungere il traguardo dell’IRCCS: da Antonella Pecoraro e Davide Pallotta (genitori di Sofia) alla pediatra Annamaria Moschetti (medico Isde); da Ada Le Noci (Comitato Verità per Taranto), promotrice sui social e nelle piazze, a Fabio Millarte e Candida Fasano (entrambi del WWF Taranto) che supportano l’organizzazione di eventi; da Cristiano Simone, medico genetista oltre che ricercatore a Francesco Caprino, fotografo e videomaker (infermiere all’ospedale Nord nel reparto di oncoematologia).

Senza dimenticare Fido Guido, il rapper tarantino che sposa la causa in tutti i suoi concerti, Vincenzo Fornaro, allevatore e ambientalista, sempre in prima linea in difesa della salute,  le tante associazioni (locali e non) che hanno supportato l’iniziativa come   “Themis & Metis” (associazione contro la corruzione, a favore dei diritti civili), Antonio Di Pietro, politico ed ex magistrato, la cittadinanza di Lizzano che ha condiviso l’impegno in memoria della piccola Sofia. Tutti uniti per raggiungere un nobile traguardo. Un raro esempio di compatezza in una realtà che spesso si è contraddistinta per l’eccessiva frammentazione. Clicca qui per sottoscrivere la petizione!

In copertina la foto tratta dalla pagina Fecebook dei Nomadi

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