Taranto al voto, Rinaldo Melucci: “E’ il mare l’economia vincente”

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del candidato sindaco Rinaldo Melucci. 

L’immagine di Taranto nel mondo è sempre stata collegata al mare. Un lunghissimo e complesso water front che si insinua nella stessa struttura urbanistica. Tre mari, non soltanto due. I due seni del Mar Piccolo, la rada di Mar Grande e, fuori dalle ostruzioni e dalle isole Cheradi, il Golfo di Taranto a sud est verso Leporano che prosegue con l’isola amministrativa a sud di Pulsano e a nord ovest verso Massafra.

Un water front segnato oltre che dalla natura e dalla storia degli insediamenti umani, anche dalle scelte di tipo industriale e militare. Soprattutto dall’unità d’Italia in poi, l’allocazione della base navale e dell’Arsenale prima, in seguito la cantieristica e poi le industrie e lo sviluppo del porto hanno segnato profondamente lo sviluppo urbanistico stesso con inevitabili negatività.

Il mio impegno, quale Sindaco di Taranto, sarà quello di impedire qualunque tipo di sottovalutazione delle tematiche ambientali e sanitarie collegate alle presenze di industrie e strutture militari nella nostra città ma, nel contempo, sarà quello di creare nuove, fruttuose è sempre più vantaggiose collaborazioni per i tarantini.

Taranto rappresenta per la Difesa un polo di grande importanza. Qui la base navale ospita i gruppi d’altura e i sommergibili della nostra Marina Militare e con l’Arsenale è fonte economica importante. Con la Marina si aprirà un confronto serio sulle dismissioni di quelle parti oggi zona militare non più utili alla Difesa. Anzi bisogna riprendere con forza un rapporto, nato nel lontano 1986, e mai portato avanti per l’assenza di progetti validi che le amministrazioni comunali avrebbero dovuto presentare.

Oggi, ribadendo la centralità di Taranto nel sistema-difesa, si potrà pretendere di più dal punto di vista del ritorno economico proseguendo quanto già annunciato dal Comandante in Capo della Squadra Navale, l’Ammiraglio Donato Marzano secondo cui quattro modernissime fregate Fremm saranno di base a Taranto, comprese le importanti attività di manutenzione che porteranno ossigeno alle nostre aziende del settore.

Proseguire può significare l’aumento di attività addestrative che porteranno a Taranto più militari con un inevitabile ritorno di tipo economico e sociale ricordando che a in città ci sono già istituti di grande qualità quali la Scuola Sottufficiali (una vera mini-accademia) e Maricentadd (lo stato dell’arte delle tecnologie più innovative).

 

Con il coinvolgimento essenziale della Marina Militare Italiana, ho in mente poi un progetto. Un mese l’anno da dedicare al mare. Dal 10 Maggio, la Festa del nostro patrono San Cataldo al 10 giugno, la Festa della Marina Militare che ricorda l’impresa di Premuda.

Quattro settimane nelle quali concentrare eventi sportivi, culturali, religiosi e convegni culturali di livello internazionale. La Festa del Mare, dedicata a chi vive sul mare per esaltarne le potenzialità. Il mondo della pesca e della mitilicoltura, quello dei commerci e dei trasporti sul mare, il settore degli operatori marittimi e degli Armatori, il mondo degli sport nautici, il settore delle sicurezza e dei soccorsi, il mondo dell’università, della ricerca e dello scuola.

Tutti coinvolti, pensando anche e soprattutto al turismo. Il Mese del Mare troverà ogni anno il clou con un evento musicale e/o spettacolare di altissimo livello, perché questa è una città che merita anche di uscire dal grigiore nella quale è scivolata con uno scatto di creatività mai banale. Una città che possa tornare ad essere davvero attrattiva per quel vasto bacino sociale ed economico che va dal profondo Salento alla valle d’Itria e poi fino alla Lucania e alla Calabria settentrionale, che da secoli guarda ad essa con ammirazione e come punto di riferimento.

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