ROMA – “Le notizie che arrivano da Taranto, dove oggi il Tribunale ha condannato 28 ex dirigenti (in realtà sarebbero 27, ndr) della vecchia Italsider e dell’Ilva per le morti di 15 operai causate da amianto e altri cancerogeni provenienti dallo stabilimento, segnano una discontinuita’ rispetto alla cattiva gestione e alle omissioni criminali che si sono avute in passato sull’Italsider e sull’Ilva”. Cosi’ Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, commenta le notizie che arrivano da Taranto. Quello che quanto e’ avvenuto nel capoluogo pugliese , ricorda, “e’ il frutto avvelenato di una industrializzazione indifferente alle ragioni dell’ambiente e della salute e per questo priva di futuro, di colpe gravissime ed omissioni che riguardano anche la politica e le istituzioni che partono da lontano e arrivano fino a noi”. “Per superare questa pesante eredita’ – conclude – e’ necessario cambiare rotta e accelerare sui processi di riduzione dell’impatto ambientale dell’azienda e bonifica dell’area in atto, a partire dalla piena attuazione del piano di risanamento dell’Ilva”. (Adnk)
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