Schiuma in mare e cumuli di rifiuti, a Taranto è tempo di “tolleranza zero”

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TARANTO – «Metteremo in minoranza gli incivili. Anche da qui parte la rivoluzione culturale che rimane la mia massima ambizione». Partiamo da una dichirazione del sindaco Rinaldo Melucci, comparsa alla fine di una nota stampa in cui si mette in evidenza la pronta risposta dell’Amministrazione comunale dopo due segnalazioni pervenute da Paolo VI (cumuli di bottiglie di vetro abbandonate lungo la strada) e da Talsano (invasione di topi).

Bene, accogliamo con favore questo impegno del primo cittadino che sembra intenzionato a fare la guerra al degrado e agli incivili. Noi, da tempo, ci facciamo portatori di denunce da parte di cittadini esasperati dalla presenza di discariche a cielo aperto in più punti della città e persino lungo la costa, dove Taranto dovrebbe avere il buon gusto di accogliere turisti e bagnanti nel massimo decoro.

E proprio dalla zona di Lama, anche oggi, arrivano diverse denunce in merito alla inquietante e intollerabile presenza di schiuma nelle acque antistanti gli scogli. «Impossibile scendere in acqua – ha commentato qualcuno su Facebook – però, vista l’enorme quantità di schiuma, era possibile fare il bucato». A fagli eco un altro utente del noto Social Network: «Non è circoscritto, oggi era così anche a Santomaj, Porto Cupo, Mon Reve. Verso le 13 io ero in prossimità di Porto cupo, una enorme chiazza di schiuma bianca in mare… E si ripete sempre più spesso. Le autorità latitano, i controllori latitano».

Gli incivili sono tenuti a pagare per i danni che producono alle nostre bellezze naturali e spetta proprio alle istituzioni usare il pugno di ferro per prevenire e reprimere i comportamenti di questi mascalzoni. Al sindaco diciamo che non basta che il Comune risponda a singole segnalazioni di cittadini che fungono da sentinelle dell’ambiente. Altrimenti si vola basso facendo solo propaganda.

Ci aspettiamo che Comune e Amiu facciano controlli a tappeto su tutto il territorio cittadino, fino alle estreme periferie, dove gli incivili si sentono sicuramente più liberi di compiere le loro porcate. Una via parallela a Corso Vittorio Emanuele, a Talsano, alle spalle dell’ex Osservatorio Metereologico, si è trasformata da tempo nel percorso della monnezza. Lungo la strada, a destra e sinistra, si possono osservare rifiuti di ogni tipo, probabilmente fuoriusciti da buste della spazzatura abbandonate da coloro che sfuggoono alle regole della raccolta differenziata. E di esempi come questo ne potremmo fare centinaia.

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Alessandra Congedo
Direttore responsabile - Laureata in Scienze della Comunicazione all'Università del Salento con una tesi di laurea dal titolo “Effetti della comunicazione deterministica nella dicotomia industria/ambiente”, incentrata sulla questione ambientale tarantina. Ha collaborato con il TarantOggi, Voce del Popolo, Nota Bene, Radio Cittadella (SegnoUrbano On Air), Corriere del Mezzogiorno, Manifesto. Ha curato l’ufficio stampa del WWF Taranto per il progetto “Ecomuseo del mar Piccolo”. Il 21 novembre 2013 è stata premiata nella categoria “Giornalismo” nell’ambito della Rassegna Azzurro Salentino. Ha partecipato a "Fumo negli occhi", documentario sull'Ilva e sull'inchiesta "Ambiente Svenduto".

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