Taranto al voto: i candidati sindaco litigano pure sulla copertura dei Parchi minerali Ilva

copertura parchi ilva

TARANTO – Sta volgendo al termine una della campagne elettorali più squallide ed inquietanti vissute sul territorio ionico. Per settimane sono volati insulti e stracci, sui Social Network e sui giornali, al solo scopo di denigrare l’avversario e quasi mai per mettere in evidenza le peculiarità del proprio programma. Ma la cosa che fa più rabbia è che entrambi i duellanti – Rinaldo Melucci (Centro-sinistra) e Stefania Baldassari (Centro-destra) vogliono contendersi il voto del fronte ambientalista ostentando un’impacciata sensibilità “green”.

E così, la spinosa questione della copertura dei parchi minerali, prima prescrizione indicata dall’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), ma nei fatti ultimo dei pensieri per istituzioni e Ilva, è diventata terreno di scontro in questa fase pre-ballottaggio. Eppure, non ci risulta che questi candidati si siano mai occupati seriamente di tali vicende prima dell’avvio della campagna elettorale (solo qualche mese fa).

Si inserisce in questo quadro l’ultima nota stampa inviata dalla Baldassari in cui afferma: “I parchi minerali si sarebbero potuti coprire in tempi celeri, le autorizzazioni ci sono tutte. Al termine di questa campagna elettorale sono pronta a ribadirlo. Il mio contendente invece parla della necessità di fare prima le caratterizzazioni ma dimostra ancora una volta di sapere poco o nulla sul tema o di ripetere a memoria quello che gli dicono dal suo Partito, il PD”.

Chi dice la verità? Forse entrambi i candidati sindaco sono poco informati e sparano informazioni piuttosto imprecise. Infatti, se la Baldassari dice erroneamente che si potrebbe già procedere con l’opera di copertura, Melucci in una trasmissione televisiva dichiara che non si può intervenire se prima non si fanno le caratterizzazioni e che ci vogliono due anni (Clicca qui). Ma queste sono già state fatte e hanno dimostrato la presenza di contaminazione nei suoli e nella falda .

Tentiamo, quindi, di fare un po’ di chiarezza a beneficio dei nostri lettori. Il 18 dicembre 2013, la Conferenza dei Servizi decisoria approvò il Piano di Caratterizzazione Integrativo dei Parchi Minerali e Parco Loppa, che costituiva un addendum al “Progetto definitivo di messa in sicurezza d’emergenza della falda in area Parchi Primari e Parco Loppa”, redatto da INVITALIA (Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa S.p.A.- Roma) trasmesso da ILVA Spa nel novembre del 2013.

I lavori di caratterizzazione furono effettuati dall’Ilva nel periodo compreso tra giugno e luglio 2014. Il piano aveva fatto emergere il superamento di alcuni parametri nei terreni superficiali, mentre i report di validazione di Arpa Puglia avevano accertato ulteriori superamenti sia nei terreni che nelle acque di falda. E’ stato quindi necessario procedere con ulteriori indagini di approfondimento sui livelli di contaminazione. Questo in estrema sintesi. Vi forniremo i dettagli tecnici nei prossimi giorni alla luce delle novità che emergeranno.

Il percorso previsto dal Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Testo Unico sull’ambiente) prevede l’espletamento di alcune fasi specifiche: caratterizzazione, validazione, analisi di rischio e eventuale progetto di bonifica. Finora, non ci risultano Conferenze di servizi che abbiano approvato le analisi di rischio. Quindi il procedimento è ben lontano dall’essere concluso e forse siamo ancora a metà del guado. Noi questo possiamo dirlo: non siamo candidati.

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Alessandra Congedo
Direttore responsabile - Laureata in Scienze della Comunicazione all'Università del Salento con una tesi di laurea dal titolo “Effetti della comunicazione deterministica nella dicotomia industria/ambiente”, incentrata sulla questione ambientale tarantina. Ha collaborato con il TarantOggi, Voce del Popolo, Nota Bene, Radio Cittadella (SegnoUrbano On Air), Corriere del Mezzogiorno, Manifesto. Ha curato l’ufficio stampa del WWF Taranto per il progetto “Ecomuseo del mar Piccolo”. Il 21 novembre 2013 è stata premiata nella categoria “Giornalismo” nell’ambito della Rassegna Azzurro Salentino. Ha partecipato a "Fumo negli occhi", documentario sull'Ilva e sull'inchiesta "Ambiente Svenduto".

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