Ilva ad Arcelor Mittal e Marcegaglia, Bonelli: un ritorno al passato

“L’Ilva va alla cordata Arcelor Mittal Marcegaglia e oggi possiamo dire che l’Italia diventa il primo paese al mondo che  garantirà l’immunità penale agli acquirenti se questi violeranno le norme di tutela ambientale, della salute e dell’incolumità pubblica.” Lo dichiara Angelo Bonelli coordinatore nazionale dei Verdi  che aggiunge: “A Taranto si è costruita per legge una zona NoLex dove la costituzione e diritti dei cittadini non sono riconosciuti.  Per chi avesse dei dubbi ricordo l’art.2 comma 6 decreto legge 98/2016 che stabilisce: “Ai fini della valutazione delle condotte connesse all’attuazione dell’Aia e delle altre norme a tutela  dell’ambiente, della salute e dell’incolumità pubblica le condotte poste in essere non possono dar luogo a responsabilità penale o amministrativa dall’acquirente”.

“Un paese civile – continua il leader dei Verdi – non avrebbe mai consentito tutto questo inoltre non si conosce il piano ambientale che verrà scritto da Arcelor Mittal Marcegaglia e i dati generici, forniti dagli acquirenti parlano chiaro: è un ritorno ad un ciclo produttivo che guarda al passato e che non intende nemmeno guardare alle nuove tecnologie ma pensa ai vecchi impianti per arrivare alla produzione di 10 milioni tonnellate/anno che è quella stessa produzione che aveva messo in ginocchio Taranto e i tarantini.

La via della conversione ecologica di quell’area come accaduto a Bilbao- conclude Bonelli- rimane per noi l’unica opzione possibile per il futuro, mentre la verità è che  a Taranto il principio chi inquina paga non verrà applicato perché i soldi dei Riva serviranno a riavviare la fabbrica e non per fare le bonifiche e così i veleni rimarranno sui terreni , nelle falde e nei fondali ad avvelenare il futuro dei cittadini.

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