Buona sanità, un altro grazie – La testimonianza di un cittadino

ospedale martina franca«L’articolo apparso ieri riguardo la buona sanità a Taranto mi ha fatto molto piacere, finalmente qualcuno pubblica anche le belle realtà della nostra città». E’ la premessa di una mail inviata a InchiostroVerde da Claudio Papa, un lettore, che ha molto apprezzato – come migliaia di altri utenti –  la pubblicazione della nota della Asl contenente i ringraziamenti di una famiglia al dottor Oronzo Forleo, pediatra e responsabile del reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto, e alla sua equipe. In una realtà come la nostra, fiaccata dalle problematiche ambientali e sanitarie, spesso orientata alla negatività, emerge il bisogno di sentir parlare di esempi positivi e il desiderio di esprimere gratitudine per quanto di buono accade nella vita di tutti i giorni. Ci sembra doveroso, quindi, pubblicare anche la lettera che il signor Papa ha inviato il 9 gennaio scorso ai vertici dell’Asl di Taranto e del presidio ospedaliero  “Valle d’Itria” (Martina Franca), con particolare riferimento alla struttura complessa di Ortopedia.

“Nei giorni scorsi è stata sottoposta a intervento chirurgico mia madre  per una frattura femorale sinistra presso l’Ospedale Valle d’Itria di Martina Franca. Con la presente vorrei comunicare alcune considerazioni riguardo gli aspetti professionali ed umani del personale medico ed infermieristico che si è occupato di mia madre, durante il suo periodo di degenza. In un periodo in cui l’opinione pubblica tende a porre l’accento soprattutto sugli aspetti negativi della sanità, andando controcorrente, vorrei ‘spezzare una lancia’ a favore di coloro che riportano in alto gli standard qualitativi delle professioni sanitarie.

Le capacità professionali tecnico-chirurgiche di alto livello dimostrate, la facile accessibilità nei rapporti con il personale medico, la disponibilità costante nel fornire spiegazioni e nel preoccuparsi di aggiornare me, i miei familiari e soprattutto mia madre, sull’evoluzione dell’intervento, hanno reso questa degenza sicuramente serena. In particolare sottolineo i miei più sentiti ringraziamenti al dottor Cagnazzo e alla sua equipe per la professionalità con la quale hanno affrontato l’intervento, nonostante le difficoltà dovute a patologie serie della paziente e anche “all’emergenza neve” dei giorni scorsi, per le loro doti umane, quelle che fanno di un medico ‘un bravo medico’ e una persona speciale.

Altrettanti ringraziamenti vorrei porli al personale infermieristico: la sensibilità, la solarità e l’empatia da parte del personale addetto all’assistenza, rendono la degenza ed i problemi legati ad essa più leggeri e sopportabili. Affidarsi con fiducia a chi si deve occupare della nostra salute rende tutto meno doloroso, meno preoccupante. Sentirsi una persona e non un numero è molto importante e determinante. Un grazie da parte mia e di mia madre va anche al personale ausiliario per il calore che hanno mostrato nel periodo post-operatorio. Sono certo che in futuro saranno curati ancora questi aspetti, che fanno la differenza e permettono di mettere sempre più in risalto il concetto di salute, espressione di benessere fisico, psichico e spirituale di ogni individuo”.

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