«Due anni di intenso lavoro per giungere al primo vero masterplan per il nostro centro storico, il cuore della nostra rinascita che va da Palazzo Archita ai Docks di Porta Napoli, attraversando tutta l’Isola Madre ed i suoi tesori da recuperare e rifunzionalizzare. Il tutto secondo le indicazioni e le preferenze che proprio un’ampia partecipazione cittadina aveva trasferito all’interno della programmazione dell’Amministrazione comunale, e che oggi costituiscono le fondamenta del redigendo Piano Urbanistico Generale, che ci mancava da 40 anni, e del nostro piano di transizione ecologica, economica ed energetica denominato “Ecosistema Taranto”, che invece ci proietta al 2030, con un occhio agli obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite. Per rinascere bisognava partire dalla Città Vecchia, dal nostro DNA, e il fermento di giorni come questo ci fanno ben sperare, nonostante le difficoltà e la burocrazia. Queste prime gare che oggi vengono pubblicate con il supporto qualificato di Invitalia, e che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha voluto battezzare insieme a noi, aprano una nuova stagione, nelle quale le promesse e le speranze si stanno trasformando in opportunità e cantieri veri. E a gennaio sarà il turno della prima pietra al nostro amatissimo quartiere Tamburi. Ora tocca ai privati e ai cittadini fare la loro parte, perché complici anche i progetti sulla mobilità che abbiamo avviato e l’offerta culturale e produttiva che sta crescendo nel nostro centro storico, non ci sono più scuse. Siamo emozionati e ringraziamo tutti coloro ci hanno sostenuto in questo percorso così faticoso e a volte poco visibile, a partire dai tavoli che hanno originato la Delibera Cipe n. 10/2018 e dal team della Soprintendenza per le province di Taranto, Lecce e Brindisi guidato da Maria Piccarreta. Taranto sta indossando il vestito buono ed entro pochi anni sarà tutta diversa». (Nota stampa del Comune di Taranto)