Ex Ilva, Taranto Respira: qui si muore di piu’ ma non troppo

taranto respira

Ci  ammaliamo e moriamo un po’ di più del normale, ma non troppo e allora vuol dire che le cose vanno meglio. Mittal sta ambientalizzando il siderurgico e tanto denaro è in arrivo per la città.

Il ministro Costa utilizza ormai il termine “ambientalizzazione” con la stessa disinvoltura del suo predecessore Galletti che tanto fu criticato dagli stessi grillini che ora siedono in Parlamento e questo la dice tutta sull’abbandono degli ideali ambientalisti che tanto venivano sbandierati dal M5S. Ma dov’è il vero progetto di riconversione economica per Taranto se neanche si ipotizza una possibile chiusura delle fonti inquinanti?

Dove ha lasciato per strada il Movimento 5 Stelle l’idea dell’abbandono del fossile? Quali i veri piani del governo e quali gli accordi con Mittal? Sembra infatti davvero improbabile che l’impatto dell’eliminazione dell’immunità penale per i reati ambientali nell’ambito dell’applicazione dell’AIA non sia stata perlomeno discussa coi vertici di una industria a cui si chiede di continuare ad investire centinai di milioni di euro per ambientalizzare.

Taranto continua ad essere trattata come una provincia dell’Impero e le politiche produttive legate alla filiera dell’acciaio vengono decise altrove. Taranto resta sito produttivo essenziale per la Nazione e per l’economia del Nord in particolare.

L’arrivo dei ministri a Taranto, riuniti con tutte le istituzioni territoriali, in mancanza di un vero contraddittorio con le associazioni che chiedono la chiusura del siderurgico, rappresenta solo l’esternazione propagandistica di una politica industrialista a tutti i costi che mai ha seriamente studiato percorsi alternativi per il futuro della nostra città.

Taranto Respira respinge qualunque ipotesi di ambientalizzazione della grande industria impostoci da questo governo e continuerà a lavorare esclusivamente per la realizzazione di un vero progetto di riconversione economica della città che preveda la chiusura delle fonti inquinanti.

Movimento civico ” Taranto respira”