Taranto, la denuncia: a Lama ammasso di manufatti di amianto

La scogliera si estende a perdita d’occhio affacciandosi sul mare azzurro, un paesaggio incantevole deturpato da quell’ammasso di manufatti di amianto seminascosti dalla macchia mediterranea. Tre grossi cassoni di Eternit in parte spaccati e frantumati tra sacchetti, lamiere e rifiuti vari. Un pugno allo stomaco quanto immortalato nelle immagini del sopralluogo che questa mattina Contramianto ha effettuato a Lama (zona mare).

Gli scatti fotografici parlano più delle parole. La strada tortuosa che dall’abitato di Lama conduce verso il litorale ad un certo punto si allarga in uno spiazzo e dietro gli arbusti verdi quella vergogna. Oggi stesso Contramianto ha segnalato a Comune di Taranto, ASL Taranto, ARPA e Regione Puglia la presenza della discarica di cemento-amianto chiedendo l’urgente intervento istituzionale per accertare lo stato dei luoghi e bonificare.

“L’incoscienza di chi continua senza cautele a disfarsi di amianto è senza fine provocando una condizione di pericolo per la possibile dispersione di polveri di amianto, fibre cancerogene che ancor più in presenza di frantumazione si spargono nell’aria con notevole rischio di inalazione per gli ignari cittadini – si legge in una nota dell’associazione – basti pensare che un filamento sottilissimo di amianto lungo appena un centimetro contiene 300.000 fibre cancerogene, una enormità.  L’amianto è un cancerogeno certo e come tale non ammette valori limite di esposizione, solo amianto zero comporta rischio zero. Quindi bonificare l’amianto è l’unica soluzione”.