Ex Ilva, Fim Cisl ad ArcelorMittal: chiediamo azione coerente finalizzata a realizzare impegni

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«Se l’azienda vuole cambiare passo, management periferico e relazioni centrali parlino la stessa lingua».

Il segretario generale aggiunto della Fim Cisl Taranto Brindisi, Biagio Prisciano invoca il ripristino delle regole fondamentali tra il gruppo Arcelor Mittal e il sindacato, fondato sulla coerenza.

«Se Arcelor vuole portare a Taranto un cambiamento culturale e rilanciare davvero il sito e la città – dichiara Biagio Prisciano – è necessario stringere le fila tra chi gestisce l’azienda a livello centrale e chi poi le scelte deve metterle in pratica. Continuano a verificarsi gli errori del passato per cui troppi dirigenti – non si sa se per reverenza o cosa – omettono di raccontare le vere necessità degli impianti e non portano a compimento quei lavori, concordati anche con il sindacato, che servono a migliorare –  al di là del DPCM – le condizioni degli stessi. Ancora peggio, però – aggiunge Prisciano – è che si continua ad assistere ad episodi di “collegamenti  fin troppo evidenti” tra chi gestisce il personale e qualche sindacato. E così, anche in prossimità del rinnovo Rsu, personale “monosigla” viene spostato di reparto per poi candidarsi o per portare il proprio voto “al posto giusto”. Abbiamo condiviso con la dirigenza Arcelor e il Ministero una buona sfida derivante dall’accordo del  6 settembre 2018 al Ministero e non vorremmo assistere a tristi episodi delle epoche passate, lì dove invece si professa il cambiamento».

«Come Fim continueremo a fare il nostro mestiere di essere 100% sindacato, senza avere necessità di rapporti privilegiati che già in passato segnalammo alla gestione commissariale in favore di sigle di comodo. Ci aspettiamo una risposta netta da parte aziendale – conclude il segretario Biagio Prisciano – per far sì che gli impegni presi a tutti i livelli e su tutti i fronti – in materia di ambiente, occupazione, salute e relazioni sindacali – siano portati a termine».