Ex Ilva, Legambiente chiede ad Ispra e Ministero i risultati delle ultime ispezioni

L’illustrazione degli esiti delle attività ispettive effettuate da ISPRA presso lo stabilimento siderurgico di Taranto nel mese di dicembre 2018 e nel mese di marzo 2019, la certificazione del completamento degli interventi  previsti  al 31 dicembre 2018 nel Piano Ambientale ArcelorMittal,  l’esito dei sopralluoghi specifici richiesti dal Ministero dell’Ambiente il 5 febbraio di quest’anno, informazioni sulle attività di biomonitoraggio poste in essere in attuazione della prescrizione n. 93 dell’AIA 2012: sono queste le informazioni che Legambiente Taranto ha chiesto  ad ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ed al  Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, chiedendo  la trasmissione in via telematica della relativa documentazione.

Le informazioni richieste da Legambiente fanno riferimento alla riunione  convocata  per le ore 10 del giorno 28 marzo 2019 dell’Osservatorio permanente per il monitoraggio dell’attuazione del Piano ambientale ex art. 5, comma 4, del DPCM del 29 settembre 2017 per lo stabilimento siderurgico di interesse strategico nazionale di Taranto ArcelorMittal Italia Spa (ex ILVA Spa in AS) con particolare riguardo ai punti 2 e 3 del relativo ordine del giorno, relativi appunto alla: illustrazione da parte di ISPRA degli esiti delle attività ispettive effettuate nel mese di dicembre 2018 e nel mese di marzo 2019, con particolare riferimento alla certificazione del completamento degli interventi al 31 dicembre 2018 e ai sopralluoghi specifici chiesti con nota 2506/DVA del 5/2/2019; illustrazione da parte di ISPRA sulle attività di biomonitoraggio poste in essere in attuazione della prescrizione n. 93 dell’AIA 2012.

La riunione dell’Osservatorio ha peraltro diversi punti da esaminare,  relativi sia alla Conclusione delle attività dell’Osservatorio per l’anno 2018 che  alla Apertura delle attività  per l’anno 2019.

Ricordiamo che nei giorni scorsi Legambiente ha chiesto al Governo che si proceda rapidamente ad istituire e mettere a disposizione di tutti i cittadini un portale in cui vengano indicati, prescrizione per prescrizione, in maniera chiara e di facile lettura, gli interventi previsti, le scadenze (correlate da avvisi che ne segnalino l’approssimarsi), le date delle visite ispettive previste, i risultati e le eventuali prescrizioni collegate alle ispezioni, tutti i dati dei monitoraggi in corso, aggiornati a scadenze prestabilite e messi in relazione sia con la quantità di acciaio prodotta che con i dati dei monitoraggi riferiti ai periodi precedenti, con i limiti previsti dalla normativa e con quelli ritenuti accettabili dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in poche parole tutto quanto è utile per monitorare in ogni momento l’effettivo rispetto degli impegni assunti da Arcelor Mittal e la situazione ambientale interna ed esterna allo stabilimento.

Legambiente Taranto