Tanti giovani in piazza per difendere l’ambiente: sono loro la forza di Taranto

TARANTO – I giovani in piazza per la lotta al cambiamento climatico con cartelli e striscioni che evidenziano le problematiche ambientali rappresentano un primo passo verso il loro riavvicinamento al mondo reale.

Da anni, non si vedevano tanti giovani sfilare per le strade di tutto il mondo, forse addirittura dalle proteste del ‘68. Neanche la crisi occupazionale giovanile o la riforma della scuola erano riuscite in Italia a portare tanti giovani a contatto con l’evidenza dei problemi reali.

Quanti ragazzi hanno in effetti coscienza delle problematiche sociali ed economiche della nostra epoca? Il grande merito di Greta Thunberg, la sedicenne svedese ormai divenuta famosa per le sue proteste a favore dello sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico, è quello di aver smosso un mondo giovanile spesso distratto e troppo confinato in una realtà virtuale distorta e ovattata.

Gas serra, spreco delle risorse naturali, decarbonizzazione, riciclo dei materiali: la maggioranza di chi sfilava oggi nelle strade delle città conosceva questi termini e, se aveva avuto la fortuna di trovare bravi insegnanti, aveva sviluppato tematiche ambientali a scuola per meglio arrivare all’appuntamento di oggi.

Il modo migliore per venire a contatto con la realtà è sporcarsi le mani di terra, magari piantando un albero o ripulendo un bosco dai rifiuti o anche protestare per la scarsa attenzione della politica al cambiamento climatico. E avvicinare i giovani alle questioni ambientali significa stimolare appunto il contatto con il mondo reale e quindi sviluppare sinapsi nella società in cui si vive.

L’attenzione all’ambiente e alle sue problematiche rende i giovani cittadini più consapevoli del proprio ruolo nel mondo e ne fa maturare la coscienza civica e politica. La lotta al cambiamento climatico porta a più ampie riflessioni che comprendono l’evoluzione stessa dell’Uomo verso modelli di sviluppo insostenibili per il Pianeta.

Povertà, migrazioni, sfruttamento del lavoro, consumismo esasperato sono problemi che non possono essere estrapolati da una visione globale di sfruttamento delle risorse naturali. Ogni giovane che ha sfilato manifestando la preoccupazione per un ambiente in sofferenza e un clima che si modifica, porterà con se, per tutta la vita, il ricordo di questa giornata di riflessione e questo ci trasmette un minimo di speranza in più per il futuro.

A Taranto poi, la massiccia adesione di tanti ragazzi alla marcia per le vie del centro si riveste di un significato particolare, considerando l’emergenza ambientale che attraversiamo. Una nuova generazione di cittadini più rispettosi dell’ambiente e anche più consapevole dei propri diritti arriverà e forse potrà fare meglio di chi non è riuscito ad evitare l’attuale scempio del nostro territorio.

Un plauso quindi a tutti i nostri ragazzi che oggi hanno mostrato di credere nel futuro e a tutti quegli insegnanti che sono riusciti a sensibilizzarli sulle problematiche ambientali. Non lasciamo spegnere questo segnale di preoccupazione e speranza che si coglieva stamattina nel corteo colorato che ha attraversato la città. La forza dei giovani sarà la forza di una città.

Giuseppe Aralla

Foto di Gino Palombella