‘Per il clima, fuori dal fossile’: in piazza a Roma il 23 marzo per dire no alle grandi opere inutili

I consumi di gas in Italia nel 2018 scendono ancora, con un -3,3% sul 2017 e addirittura un -16% rispetto al 2005, anno di picco. A certificarlo i dati ufficiali del MISE appena pubblicati. Per la Puglia i dati del 2018 non sono stati ancora pubblicati e gli ultimi disponibili, del 2017, indicavano un -10% rispetto all’anno di picco, il 2011. 

Si tratta dell’ennesima dimostrazione che la rete infrastrutturale italiana e quella pugliese sono già ora sovradimensionate, come d’altro lato rilevato a giugno 2018 da MedReg, il consorzio delle authority del settore dei paesi del Mediterraneo. Eppure la Puglia è interessata dalla realizzazione di infrastrutture quali il gasdotto Tap, a Melendugno, in provincia di Lecce, il gasdotto Snam Brindisi e il potenziamento del gasdotto Snam San Salvo-Biccari (Chieti-Foggia).

È del tutto evidente che nuovi stoccaggi, centrali e grandi gasdotti o gli ampliamenti di quelli esistenti sono solo opere inutili e dannose per territorio e salute nonché un grande affare per i gestori che grava sulle bollette dei cittadini. Infatti le opere che vengono inserite dai dirigenti del MISE, nonostante non siano necessarie, tra quelle della rete nazionale dei gasdotti poi vengono remunerate con le bollette degli italiani.

Questo gioco sulle tasche dei cittadini dimostra la miopia di chi vuole continuare a puntare su queste grandi opere, visto che ogni nuovo gasdotto ha una vita utile per essere remunerato di 50 anni. Quindi costruito oggi lo dovremo “sopportare” fino al 2070, quando da parte di tutti gli scienziati c’è la richiesta di abbandonare le fossili entro il 2050 o anche prima per salvare l’equilibrio climatico.

Il metano, come dimostrano gli ultimi studi scientifici pubblicati ai massimi livelli mondiali, è un potente gas clima-alterante che, disperso per il 3-10% lungo la filiera (estrazione, trasporto, stoccaggio e distribuzione) contribuisce in maniera determinante al riscaldamento globale. Per questo l’idea di puntare al metano per una transizione energetica è nata già vecchia mentre esistono fin da ora le tecnologie per risparmio, efficienza e produzione energetica da rinnovabili.

Per questi motivi saremo con gli studenti per lo sciopero internazionale per il clima del 15 marzo e in piazza a Roma il 23 marzo per dire no alle grandi opere inutili e dannose e sì ad un grande piano di conversione ecologica dell’economia.

CAMPAGNA “PER IL CLIMA, FUORI DAL FOSSILE”

Ambiente e Salute nel Piceno, Coordinamento nazionale No Triv, Forum Abruzzese H2O, I Discoli del Sinarca Molise, Termoli Wild Molise, Italia Nostra Salerno, Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia, Comitato DNT Piemonte, Stazione Ornitologica Abruzzese onlus, Coordinamento No Triv Taranto, Trivelle Zero Marche, USB FCA Melfi, Trivelle Zero Molise, Nuovo Senso Civico, SOS Adriatico Rimini, Coordinamento No Hub del gas, Mediterraneo No Triv, Comitato No Tap Brindisi, Cobas Brindisi, CETRI-TIRES Circolo Europeo per la Terza Rivoluzione Industriale, No Triv Vulture-Melfese, Briganti d’Italia, Rivista “Valori”, Liberiamo la Basilicata, Coordinamento NO Triv Lombardia, Coord. Regionale Acqua Pubblica Basilicata, Speleo Club Marmo Platano, Associazione Guide del Borsacchio, Comitati Cittadini per l’Ambiente di Sulmona.