Abbigliamento da lavoro: le normative

Il giusto abbigliamento da lavoro permette di salvare la vita soprattutto in cantiere. Per questo motivo le normative in atto hanno le idee molto chiare. Precisamente l’attuale normativa di riferimento è il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro entrato in vigore a maggio 2008, prendendo il posto della precedente normativa 626.

In questo contesto si individuano doveri del datore di lavoro, che deve informare il lavoratore dei rischi dai quali i DPI lo protegge ed addestrarlo sull’uso corretto, tra questi anche quello legato all’abbigliamento da lavoro che deve proteggere da eventuali infortuni che, a seconda dei casi, possono essere anche molto gravi.

Gli abiti da lavoro devono rispondere a ciò che chiarisce la normativa, alle esigenze della professione che si svolge e alla comodità di chi li indossa perché la sicurezza deve essere accompagnata dal comfort che è di fondamentale importanza.

Dispositivi di protezione individuale

I dispositivi di protezione individuale (DPI) rappresentano una categoria molto ampia fatta di alcuni elementi indispensabili per determinate professioni come quelle che si svolgono in cantiere e nei luoghi a rischio.

Le scarpe antinfortunistiche sono un elemento indispensabile per la sicurezza del lavoratore.  Queste devono avere i caratteri necessari che la legge richiede cioè essere dotate di puntale di sicurezza, suole resistenti agli oli minerali, suole antishock, lamina anti foro, suola antiscivolo,  tomaia idrorepellente ed essere antistatiche.

Le protezioni per le ginocchia sono molto importanti soprattutto per proteggere le gambe da eventuali piccole aggressioni meccaniche superficiali. Ci sono pantaloni pensati appositamente per questo tipo di protezione o intere tute altamente protettive. La scelta dipende dalle esigenze del lavoratore.

Gli abiti per saldature e fiamme sono molto utilizzati soprattutto da chi necessita protezione contro i metalli in fusione e contro tutti i rischi legati a queste professioni. Come per ogni altro indumento anche questi devono rispondere alle normative vigenti.

Non soltanto operai, anche chi lavora nel settore chimico necessita di un determinato tipo di abbigliamento da lavoro, in particolare come protezione contro gli schizzi e il contatto con agenti chimici liquidi.

I dettagli della normativa sulla sicurezza sul lavoro

Il decreto legislativo 81/2008 (ex legge 626/94) tutela la sicurezza sul lavoro, specificando diritti e doveri dei datori di lavoro e dei lavoratori stessi. In particolare chiarisce che le regole e gli obblighi precisi prevedono sanzioni pesanti per chi non le rispetta e non si adegua a ciò che la legge prevede.

Per quanto riguarda il datore di lavoro, è obbligato a rispettare delle regole che sono principalmente quella della valutazione dei rischi aziendali, la nomina delle figure obbligatorie addette al servizio antincendio (può essere un’intera squadra o un minimo di due addetti per i turni di lavoro che in base alla dislocazione devono essere adeguati e sufficienti a garantire le misure di primo intervento) e il primo soccorso.

La normativa inoltre prevede, per i lavoratori soggetti a rischi, un piano di sorveglianza sanitaria messa in atto dal datore di lavoro che comprende la nomina di un medico aziendale e visite di routine da effettuare sui lavoratori.