La faccia tosta del Pd è senza limiti. Il segretario provinciale ionico, al quale consiglio di venire a Bruxelles a fare i compiti, visto che è già impegnato in campagna elettorale nel tentativo vano di far votare la sua europarlamentare uscente, compagna di cordata: loro sì, come d’incanto, redivivi sul territorio a sei mesi dal voto!
Il segretario provinciale Pd, arrampicato strenuamente al suo strapuntino nonostante le sonore sconfitte elettorali che va collezionando da alcuni anni, capace di aver frantumato anche tutti i cocci del suo partito prodotti dalle urne, si permette di giudicare con livore, e imbarazzante superficialità, l’operato altrui.
Il Pd di Taranto, segretario in testa, mandi i suoi capi bastone a Bruxelles i prossimi 26 e 27 febbraio. Vengano tutti a prendere appunti quando spiegheremo nel dettaglio lo studio TRI.0: si parla di cose utili e concrete e non di posizionamenti elettorali, di finte primarie e di giochetti sulla pelle degli elettori.
Dopo aver confezionato il delitto perfetto ai danni di Taranto, sottoscrivendo la cessione a Mittal – e per fortuna che il Governo Di Maio ne ha migliorato alcune condizioni laddove era possibile ancora farlo – il Pd ha ancora il coraggio di rivolgersi ad una cittadinanza mortificata per decenni e dai loro ultimi tre Governi bastonata a suon di decreti salva Ilva, Quella stessa Ilva finita alla sbarra, come il Pd e i suoi alleati sanno benissimo.
Il segretario del Pd ionico abbia il buon gusto di non offendere l’intelligenza dei tarantini. Quanto agli iscritti del suo partito (quei pochi rimasti) saranno loro a giudicarlo. Gli elettori lo hanno già fatto da tempo. Tutto ciò, mentre M5S e il Governo stanno lavorando per dar vita a una serie di azioni concrete per Taranto. Perché noi si lavora ogni giorno… e non certo per svegliarci all’alba di una nuova campagna elettorale per aprire comitati elettorali dei capibastone.
Rosa D’Amato (Eurodeputata del Movimento 5 Stelle)