Trevisi (M5S): “La Puglia potrebbe essere la prima regione con la nostra proposta Rifiuti zero”

Dal rapporto Agi – Censis emerge chiaramente che investire sull’economia circolare conviene. La Puglia potrebbe essere tra le regioni italiane a trarne i maggiori benefici se venisse approvata la nostra proposta di legge che introduce i concetti dell’economia circolare nella gestione dei rifiuti. Proposta di cui attendiamo la discussione da oltre due anni e che ripresenteremo nel prossimo Consiglio utile”. Lo dichiara il consigliere del M5S Antonio Trevisi commentando i dati del rapporto Agi – Censis secondo cui il mercato dei materiali usati vale in Italia 21 miliardi, con l’industria del riciclo che si stima produca 12,6 miliardi di euro di valore aggiunto, circa l’1% del Pil italiano.

I numeri confermano comecontinua Trevisi  investire  nel recupero e nel riuso dei materiali possa contribuire a creare un’economia sana e numerosi posti di lavoro, purtroppo però il tema dell’economia circolare risulta ancora poco conosciuto. Il nostro obiettivo è far diventare i rifiuti una risorsa e dare centralità al recupero dei materiali per far uscire finalmente la Puglia dalla situazione di emergenza in cui si trova. Il Presidente Emiliano aveva promesso che sarebbe stata una delle prime leggi approvate, ma è ancora tutto fermo”.

Diverse le innovazioni introdotte dalla proposta, tra queste i centri di riuso, il vuoto a rendere, la promozione di sistemi di tariffazione puntuale,  possibilità per i comuni di adottare  tariffe premiali  sulla base della quantità di raccolta differenziata prodotta e dell’attuazione di misure di compostaggio domestico o di prossimità; o l’implementazione di buone pratiche volte alla riduzione della produzione dei rifiuti, come ad esempio l’utilizzo di stoviglie biodegradabili e compostabili nei servizi di refezione pubblica.

Vogliamo riservare un’attenzione particolare – conclude Trevisi – all’incentivazione del recupero dei materiali.  In questo modo ridurremmo finalmente il fenomeno delle discariche abusive, sempre più frequente nella nostra regione perché il rifiuto avrebbe finalmente un valore economico tangibile per tutti i cittadini”.