Ilva, Di Maio: con Arcelor Mittal “non ci sono passi in avanti”

Il Tavolo al Mise sull’Ilva “è stato un primo tentativo di ripartenza ma è chiaro ed evidente che questo piano occupazionale non può assolutamente soddisfare le nostre esigenze”, dice il ministro, Luigi Di Maio: con Arcelor Mittal “non ci sono passi in avanti”. Dal canto suo ArcelorMittal fa sapere di ritenere l’incontro “positivo perché “ha consentito la ripresa del dialogo” tra le parti. L’azienda conferma l’impegno “di dedicare i prossimi giorni all’approfondimento delle rispettive posizioni, alla verifica di questioni tecniche e legali e alla definizione di successive ipotesi di lavoro in modo da potersi incontrare nuovamente a breve su basi più efficaci”.Intanto “domattina o al massimo nel pomeriggio” il ministero invierà “all’Avvocatura dello Stato la richiesta di parere per quanto riguarda l’annullamento della gara” vinta da ArcelorMittal che entra in Ilva”.

Il ministro spera “di poter riconvocare il tavolo Ilva questa settimana. Ma non lo riconvoco – dice – se non ci sono da parte dell’azienda segnali di miglioramento sul piano occupazionale. Non ha senso rivederci se si prevedono 10.000 assunti su oltre 13.500 e tutti gli altri che devono restare a carico dello Stato”. Dopo un incontro “non “soddisfacente”, dice ancora Di Maio, l’azienda “batta un colpo e cominci a dire se si sposta dai numeri concordati con l’ex ministro Calenda e forse allora possiamo cominciare a ridiscutere”.