Vertenza Ilva, FLMUniti-CUB: noi esclusi da convocazione al Mise

«La mancata convocazione sulla vertenza Ilva della nostra organizzazione sindacale dimostra che il cambiamento annunciato riguardo la democrazia nei luoghi di lavoro: “Ascolterò tutte le parti interessate”, non è all’ordine del giorno neanche per questo governo».

Lo dice Antonio Ferrari, Segretario Generale Nazionale della FLMUniti-CUB, in una lettera aperta al Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi di Maio. Poi spiega: «All’Ilva di Taranto abbiamo rinunciato a sottoscrivere l’accordo del 10.01.2014 (Testo Unico sulla rappresentanza) che la direzione aziendale ci aveva invitato a firmare, negandoci altrimenti, la possibilità di fare assemblee e diritti sindacali pur di non svendere i diritti dei lavoratori.

Non rinunciamo invece ad esercitare l’azione sindacale mettendo al centro l’interesse dei lavoratori; non rinunceremo a combattere per la democrazia nei luoghi di lavoro e a contrastare il potere  politico che fa proprio, non gli interessi dei lavoratori e dei cittadini ma gli interessi delle burocrazie sindacali e del padronato.

Non accetteremo mai che per cieco profitto e interessi di parte, (sostenuti nei fatti, da anni, dai governi precedenti, dalle stesse organizzazioni sindacali e dalle amministrazioni locali) prevalga la logica che per lavorare bisogna accettare condizioni che mettono in serio pericolo la salute.

La salvaguardia della salute dei lavoratori, dei cittadini, dei bambini, viene prima del lavoro che deve essere comunque garantito e tutelato. La nostra lotta per il diritto alla salute, al lavoro, ai diritti sociali e umani continua con o senza tavoli ministeriali».