Ex Cemerad, Corbelli: allontanati ad oggi 660 fusti radioattivi

La Commissario straordinaria per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, Vera Corbelli è stata ascoltata dalla V Commissione presieduta da Mauro Vizzino, l’audizione richiesta del consigliere Renato Perrini è stata l’occasione per aprire un aggiornamento sullo stato dell’arte.

La Commissaria Vera Corbelli che ricopre il ruolo di Commissario dall’8 luglio 2014, ha illustrato ai componenti della Commissione il percorso tecnico, amministrativo e gestionale, che sta riguardando l’intera area di crisi ambientale di Taranto, ed “un quadro di misure che sta generando importanti ricadute positive, non solo sugli aspetti sanitari ed ambientali, ma anche in relazione a quelli economico-sociali del territorio”.

Questo percorso, secondo quanto sostenuto dalla Commissaria, costituisce un modello innovativo di riqualificazione di unità fisiografiche soggette ad inquinamento diffuso nonché di aree ad elevata   complessità   sotto   il   profilo   ambientale,  industriale,   economico,   sociale   ed istituzionale, da esportare anche in altri contesti nazionali ed europei.

Tale percorso viene attuato di concerto con i componenti del Tavolo Istituzionale Permanete per l’area di Taranto, istituito con il D.L. 1/2015, e con il supporto delle Forze Armate e di Polizia, delle Università e degli Enti di Ricerca nonché attraverso una costante concertazione con i cittadini, le associazione di categoria, le parti sociali ed altri portatori di interesse.

La strategia adottata, attraverso un approccio multiscalare ed interdisciplinare, ha visto e vede, nel contempo, la realizzazione di interventi prioritari e di misure materiali ed immateriali nell’area di crisi ambientale, scaturiti da analisi e valutazioni delle cause, dei bersagli e dei conseguenziali impatti.

In particolare, “nell’arco degli ultimi quattro anni, si è giunti al completamento di alcuni interventi (messa in sicurezza e riqualificazione dei cinque edifici scolastici del quartiere Tamburi; ammodernamento della banchina di ormeggio del molo polisettoriale), al completamento della progettazione (definitiva o esecutiva) di altri interventi (bonifica e riqualificazione   del   cimitero   San   Brunone,   nuova   Diga   foranea,   messa   in   sicurezza permanete ed emergenza della falda dell’area destinata ad insediamenti produttivi di Statte), ed all’avvio dei lavori di interventi quali il dragaggio di 2,3 milioni di metri cubi di sedimenti nell’Area Portuale” – ha sottolineato Vera Corbelli.

“Nel contempo – ha continuato la Commissaria –  è stato progettato, avviato ed in buona parte già attuato, un “intervento di sistema” finalizzato alla  rigenerazione, bonifica  e ambientalizzazione  del Mar Piccolo (straordinario sistema ambientale di elevato interesse conservazionistico ma compromesso dalle numerose pressioni) il cui approccio metodologico, concettualmente diverso da quello finora adottato nelle tradizionali caratterizzazioni ambientali condotte in linea con i protocolli tradizionali, si è basato su una approfondita analisi di tutti i fattori che intervengono nei processi attivi del sistema.

Tali fattori, interrelati fra di loro, hanno consentito di pervenire ad una diagnosi della pericolosità della contaminazione presente, formulata su base quantitativa, necessaria per la definizione della più adeguata e sostenibile gestione del sistema stesso.

Operativamente, l’intervento sul Mar Piccolo, giunto ad oltre la metà del percorso, è stato articolato in nove sottoprogetti volti alla  riqualificazione ambientale delle sponde, alla rimozione dei relitti affondati (tra i quali una grande piattaforma attrezzata adibita a mercato ittico) e della ingente quantità dei materiali di natura antropica presenti sui fondali, alla bonifica degli ordigni bellici, alla mitigazione degli impatti derivanti dai numerosi scarichi abusivi presenti, al disinquinamento e risanamento dei corpi idrici superficiali e sotterranei che afferiscono allo specchio d’acqua, al risanamento ed alla messa in sicurezza dei sedimenti mediante tecnologie innovative non impattanti”.

Relativamente a quest’ultimo significativo sotto progetto, è stato già pubblicato il bando di gara relativo alla procedura di partenariato per l’innovazione, mediante la quale dette tecnologie innovative non impattanti verranno preventivamente “tarate e messe a punto in campo” su nove aree dimostrative e successivamente utilizzate su altre aree con le stesse problematiche del Mar Piccolo. Queste tecnologie saranno in seguito disponibili sul mercato in una forma testata, definita e utilizzabile in tutti gli altri contesti similari a livello 2 internazionale.

Di concerto con gli operatori e le Istituzioni locali sono state, inoltre, intraprese iniziative (Costituzione di un Osservatorio) finalizzate: ad una rinnovata ed estesa fruizione del Mar Piccolo nella filiera della mitilicoltura, ad una nuova attrazione di investimenti nel settore turistico ricreativo, ad un consapevole e sostenibile utilizzo della risorsa marina.

Al fine di contribuire mediante la rigenerazione ambientale e la bonifica del territorio alla risoluzione di problematiche occupazionali, è stato predisposto, altresì, un progetto per un’azione finalizzata alla rimozione dei rifiuti ed alla manutenzione delle aree degradate (Progetto Verde Amico); tale progetto, attuato per mezzo di un Accordo di collaborazione   tra   Regione   Puglia,   Commissario   Straordinario   e   Comune   di  Taranto (sottoscritto in data 24/04/17) prevede il reimpiego di 145 ex lavoratori della società in house della Provincia di Taranto (Isola Verde).

Una ulteriore importante attività è quella relativa alla caratterizzazione e all’analisi dello scenario complessivo delle pressioni e degli impatti che insistono sull’Area di crisi ambientale (560 kmq) attraverso approfondimenti ed indagini che hanno riguardato e riguardano il sistema industriale e produttivo, le cave e le discariche, i rifiuti, gli scarichi, le fognature ed i depuratori. Sono stati esaminati nel dettaglio, inoltre, il sistema delle acque superficiali e profonde, il sistema marino, il sistema atmosferico, il sistema terrestre.

Vera Corbelli è stata anche nominata, con il D.P.C.M. 19 novembre 2015, Commissario Straordinario per l’attuazione dell’intervento di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi siti nel deposito ex Cemerad, nel territorio del Comune di Statte.

Tale intervento è in fase avanzata di attuazione, risultano ad oggi già allontanati, a seguito dell’esecuzione di tutte le complesse e molteplici fasi propedeutiche, 660 fusti (di cui 86 contenenti le sorgenti dei filtri Chernobyl).

“Tutto quanto realizzato e progettato – ha concluso Vera Coprbelli – è stato oggetto di costante confronto e condivisione tra i vari soggetti istituzionali ed oggetto di una rete di partecipazione con gli attori sociali”.

E’ quanto comunica una nota stampa della Regione Puglia.