Legambiente Taranto: “Privilegiare ciclabilità, trasporto pubblico e pedonalità“

Una riorganizzazione complessiva dello spazio urbano caratterizzata da una sostanziale redistribuzione dei pesi tra le diverse componenti del trasporto: è questa, per Legambiente, la chiave di volta per una pianificazione della mobilità che metta al cen­tro le  persone e determini una mi­gliore qualità del contesto urbano in una città profondamente segnata da decenni di immobilismo. Dobbiamo recuperare il tempo perduto effettuando scelte coraggiose che favoriscano  una riappropriazione dello spazio pubblico da parte dei cittadini e considerino  le stra­de quali spazi a più usi da condividere equamente tra tutti gli utenti.

Per questo consideriamo positivamente l’approccio offerto dal documento su Obiettivi e Strategie di intervento del Piano Urbano Della Mobilità Sostenibile presentato nei giorni scorsi con particolare riferimento a quelle che possono esserne le principali scelte strategiche:

  1. riduzione del traffico di attraversamento della Città Vecchia,
  2. un sistema di trasporto pubblico fondato su linee ad alta frequenza in sede riservata,
  3. sviluppo della ciclabilità,
  4. incremento della mobilità pedonale.

Ciclabilità

L’obiettivo è  incentivare l’uso della bicicletta che permette spostamenti rapidi, con zero spesa e zero inquinamento. La prima esigenza che poniamo è quella di rendere possibile il parcheggio della bici a chi già oggi la usa (o vorrebbe usarla) installando molte nuove rastrelliere chepreludano alla realizzazione di una rete di velostazioni.

Occorre poi  individuare e realizzare percorsi ciclabili che colleghino i quartieri periferici con il centro cittadino.  In questo senso riteniamo che l’asse di penetrazione ipotizzato  debba collegare la Stazione Ferroviaria,  il cui spazio urbano va sottratto al degrado, ai quartieri a grande densità abitativa di Tre Carrare/Battisti (prolungandosi poi  verso il parcheggio di scambio di Cimino) e di Italia Montegranaro. Ad esso deve accompagnarsi il ripristino dell’itinerario ciclabile verso San Vito che può essere raccordato al Lungomare.

Infine Legambiente ritiene sia di grande interesse una Ciclabile della CircumMarPiccolo che inserisca Taranto nel sistema degli itinerari regionali a valenza turistica.

Trasporto pubblico

Costruire le condizioni per ridurre l’uso dell’automobile negli spostamenti urbani  vuol dire rendere la scelta del  trasporto pubblico più conveniente rispetto all’uso del trasporto privato. Per farlo sono necessari interventi  che garantiscano su tutti i principali percorsi  corsie realmente preferenziali, consolidando ed estendendo le scelte compiute in via Principe Amedeo, via Liguria e via Cesare Battisti,  migliorino frequenze e tempi di percorrenza anche  riconsiderando la lunghezza dei tragitti, diano conoscibilità/comunicazione degli orari di transito.

Per il parco automezzi occorre innovarlo puntando sull’utilizzo di mezzi elettrici di ultima generazione.   Concordiamo perciò con la preferenziazione della sede delle direttrici ad alta frequentazione e con tutte le misure atte a garantire davvero una elevata velocità commerciale, da estendere il più possibile anche sulle linee ordinarie, il ricorso a mezzi di trasporto ecocompatibili a trazione elettricasulla rete portante, la sperimentazione di un servizio navetta elettrico. Riteniamo necessario, almeno per le direttrici ad alta frequenza,superare la sovrapposizione tra trasporto pubblico e trasporto privato, dedicando alle linee portanti un corridoio idoneo a doppio senso.

 Parcheggi

Non servono megaparcheggi nel “centro del centro” destinati solo a produrre un indesiderabile incremento del traffico veicolare privato: ciò che serve è rendere operativi i parcheggi di interscambio posti ai margini della città, a partire da quelli di Cimino (protagonista di una sorta di infinita telenovela)  e Croce; serve valorizzarli, insieme ai parcheggi di prossimità esistenti (piazza Icco, baraccamenti Cattolica, ex Artiglieria, via Oberdan, via Pacoret), adottando politiche tariffarie e collegamenti del trasporto pubblico efficaci e rapidi con le principale destinazioni urbane valutare -al caso-  la possibilità di realizzarne altri attraverso  il riuso di volumi vuoti o di immobili, soprattutto pubblici, in stato di abbandono.

In questa ottica crediamo sia utile la realizzazione proposta di due parcheggi di dimensioni significative in adiacenza alla stazione marittima e a ridosso dell’arsenale, verificando la possibilità, per il centro e per le aree a più alta densità abitativa, di parcheggi destinati esclusivamente ai residenti connessi alla riduzione degli spazi di  sosta “a raso” nelle strade.

Pedonalità

Agire sugli spazi urbani pianificando un nuovo tipo di mobilità che metta al centro le esigenze di spostamento della persona e non del veicolo rende necessario rovesciare le gerarchie, rendendo l’andare in auto l’opzione meno concorrenziale e fornendo garanzie di sicurezza per la cosiddetta utenza vul­nerabile.  “Pianificare per le persone” deve innanzitutto comportare un controllo severo sul rispetto degli spazi e percorsi dedicati alle persone ed in particolare ai disabili.

Legambiente ritiene  poi  necessario  il rafforzamento e la riqualificazione delle aree pedonali esistenti: all’interno della Città Vecchia va resa effettiva l’assenza di circolazione di veicoli a motore, moto incluse, mentre l’isola pedonale del Borgo va estesa e connessa ai due maricollegandola alla Villa Peripato. Proponiamo inoltre l’estensione delle aree pedonali nei quartieri più densamente abitati e dotati di consistenti presenze commerciali  (Tre Carrare/Battisti e Italia Montegranaro).

Accanto all’ adeguamento e innovazione dell’ arredo urbano, crediamo sia necessario accrescere con decisione il verde urbano prevedendo la piantumazione sistematica di centinaia di nuovi alberi nelle aree pedonali, nelle strade e nelle piazze.

Infine, accanto a interventi con tempi di attuazione medio/lunghi  pensiamo sia  necessario anche individuare misure che, in tempi ravvicinati, indichino chiaramente la direzione di marcia intrapresa e costituiscano uno stimolo alla modifica di abitudini e comportamenti. Per questo chiediamo che  l’Amministrazione Comunale  adotti una reale tolleranza zero verso chi occupa strisce pedonali e scivoli per i disabili, o chi sosta normalmente in doppia fila specie in arterie di grande rilevanza.

LEGAMBIENTE TARANTO