Ilva e Wind Day, la Fiom Cgil insiste sulla copertura dei parchi minerali

“Il forte vento che in queste ore sta investendo tutta la regione ha causato nel territorio intorno allo stabilimento Ilva, in particolare nella città di Taranto, una nebbia rossastra provocata dalla dispersione dei minerali della fabbrica”. Anche la Fiom Cgil entra nel merito di una vicenda che sta allarmando i cittadini. Proprio oggi, il Comune di Taranto ha emesso un’ordinanza per disporre la chiusura delle scuole nei giorni di “Wind Day” (a cominciare da domani).

“Un evento spaventoso che ha messo a dura prova un territorio già lacerato oramai da decenni e che non può più accettare ancora mancanza di quel rispetto e di quella dignità che ogni comunità esige – si legge nella nota del sindacato –  l’ARPA Puglia, proclamando il Wind Day, ha invitato i cittadini a non aprire le finestre e di evitare attività all’aperto; un intervento che non risolve la condizione che si presenta ai cittadini giornalmente, non solo nelle giornate di vento maestrale.

Da anni rivendichiamo la copertura dei parchi e ad oggi abbiamo solo richieste di proroga su proroga come l’ultima dei nuovi acquirenti AM Investco. Il governo deve dimostrare concretamente di tenere a cuore la salute dei cittadini e dei lavoratori con una vera operazione in discontinuità col passato che ha visto fino ad oggi solo palliativi, rinvii, perdite di tempo e soprattutto l’aumento di quelle patologie ammesse al danno ambientale ancora in atto. Oltre alle garanzie contrattuali e occupazionali, per il prosieguo della trattativa di vendita, riteniamo punti imprescindibili a tutela della vita delle persone l’inserimento della valutazione del danno sanitario nel piano ambientale nonché l’anticipo dei tempi per la copertura dei parchi minerali”.