RiCrea Festival, la rigenerazione urbana parte da Ferrara

ricrea Ferrara

Può una piccola città di provincia trasformarsi nella capitale della rigenerazione urbana? Basterebbe una gita a Ferrara, nel cuore della pianura padana, per togliersi il dubbio, per scoprire che spesso è proprio nella tradizione che si possono trovare gli esperimenti più innovativi, non solo da un punto di vista urbanistico, ma anche sociale. Per svelare cosa sta succedendo all’interno delle antiche mura, per presentare il nuovo volto della città, il capoluogo estense ospiterà dal 20 al 22 ottobre RiCrea, il primo festival italiano dedicato alla rigenerazione creativa di spazi e quartieri.

Le sperimentazioni avviate a Ferrara, solitamente dipinta come un tranquillo “paesone” dal profilo rinascimentale, non si contano più. Negli ultimi cinque anni la vecchia caserma dei pompieri è diventata una factory, i magazzini fluviali un centro culturale, nelle sale del deposito comunale sono stati allestiti un teatro e una sala prove. Tra i giardini segreti del nucleo medievale un cassero del Quattrocento è stato recuperato per ospitare un coworking. Il decrepito Teatro Verdi, dove cinquant’anni fa si andava per assistere alla “rivista” tra balletti e cabaret, è in fase di ristrutturazione: diventerà un’arena polivalente per la promozione della mobilità sostenibile, con tanto di museo della bicicletta e bike cafè. Il decadente mercato ortofrutticolo è sottosopra: al suo interno troverà spazio l’Urban Center.

Il festival RiCrea – organizzato da Unife, Factory Grisù, Cna Ferrara e Camera di Commercio – racconterà queste esperienze e tanto altro: accoglierà le voci dei più interessanti casi studio italiani e stranieri, da Favara a Medellin, per offrire non solo agli addetti ai lavori ma soprattutto ai cittadini l’opportunità di approfondire un processo di cambiamento che diventerà con il tempo sempre più necessario e diffuso, di dialogare a tu per tu con i professionisti che per primi ci hanno investito, per capire quali possibili direzioni può intraprendere chi decide di cercare nuovi utilizzi per vecchi spazi.

Il festival si terrà nel luogo che maggiormente rappresentano il volto nuovo di Ferrara: Factory Grisù, un tempo caserma dei vigili del fuoco, oggi studio e officina per programmatori 3D, grafici, fotografi, editori, esperti di e-commerce e designer. Il cantiere che completerà la sua riqualificazione è ancora in corso, e diventerà esso stesso argomento di discussione, visto che quando l’intero edificio sarà pronto si apriranno nuovi spazi a disposizione di chi farà richiesta. Durante le tre giornate nell’affascinante salone della Sala Macchine, che in origine riparava i mezzi di soccorso, e nel cortile dove un tempo si trovavano gli alloggi di legno destinati ai pompieri, incontri e approfondimenti si alterneranno a momenti di convivialità e concerti decisamente originali, come la cena a base di cous cous preparata dai ragazzi dell’istituto alberghiero Orio Vergani e il live set della Toa Mata Band, composta da omini Lego.

Un weekend di tavole rotonde, laboratori, convegni e presentazioni al quale parteciperanno ospiti le cui attività sono riconosciute e studiate a livello internazionale, come Paolo Cottino di KCity, Werher Albertazzi di Planimetri Culturali, Laura Caruso di CasermArcheologica, Alfonso Raus di CittadinanzAttiva, Alessandra Bonfanti di PiccolaGrandeItalia, Davide Cristofani di Magazè e altri ancora. Particolare attenzione sarà riservata a Farm Cultural Park, residenza per artisti insediata in un borgo altrimenti disabitato, motore del primo centro culturale turistico siciliano, che proprio nelle ultime settimane è stata protagonista di una polemica riguardante la possibilità di tracciare percorsi culturali, economici e sociali inediti in un contesto amministrativo e legislativo non sempre pronto a rapportarsi con la novità.

A raccontare la bellezza, oltre alle difficoltà, di questo brillante esperimento interverrà il suo ideatore e coordinatore, Andrea Bartoli. Durante le tre giornate nell’affascinante salone della Sala Macchine, che in origine riparava i mezzi di soccorso, e nel cortile dove un tempo si trovavano gli alloggi di legno destinati ai pompieri, incontri e approfondimenti si alterneranno a momenti di convivialità e concerti decisamente originali, come la cena a base di cous cous preparata dai ragazzi dell’istituto alberghiero Orio Vergani e il live set della Toa Mata Band, composta da omini Lego.