Parte da Taranto il percorso per creare la Rete Italiana di Medici Sentinella per l’Ambiente

È partito da Taranto il percorso formativo pilota rivolto ai medici di Medicina generale ed ai pediatri di libera scelta per la realizzazione di una Rete Italiana di Medici Sentinella per l’Ambiente (RIMSA). L’evento di grande valenza scientifica e sociale è promosso dall’Associazione Medici per l’Ambiente – Isde Italia, in collaborazione con la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e gli Ordini dei Medici di Arezzo, Genova, Brindisi e Taranto. L’iniziativa si inserisce nel contesto del Progetto “Strategia di mitigazione degli effetti climatici (CC) sulla salute dell’uomo e del pianeta, secondo la Vision Planetary Health”, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute.

L’importante evento formativo, articolato nella giornata di oggi ed in quella di domani, è in corso di svolgimento nella sala convegni dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Taranto. Le successive edizioni del corso avranno luogo, per i medici del Nord, a Genova il 27 ed il 28 ottobre prossimi e, per i medici del centro Italia, ad Arezzo il 10 e l’11 novembre prossimi.
Obiettivo fondamentale del percorso è la formazione di professionisti che in futuro si occuperanno della formazione dei medici sentinella per l’ambiente.

A differenza del passato, oggi il medico di Medicina generale ed il pediatra di libera scelta non si occupano solo di curare le malattie, ma anche di prevenzione, promozione della salute, educazione alla salute ed informazione. I professionisti sono chiamati, inoltre, a fare parte integrante del sistema di sorveglianza, essendo in grado di offrire un contributo significativo nella sensibilizzazione e nell’informazione della popolazione, nonché a segnalare eventuali situazioni di criticità, dal momento che la popolazione tende a dare loro molta credibilità ed affidabilità. Il sistema si completerà con il coinvolgimento di soggetti chiave del Servizio sanitario nazionale e dei sistemi di sorveglianza e controllo ambientale.

Il modello proposto intende aggiornare, sviluppare e scambiare le conoscenze e le competenze degli operatori del Servizio sanitario nazionale, in particolare sulla relazione tra ambiente e salute, realizzando percorsi formativo-informativi integrati allo scopo di promuovere la conoscenza delle evidenze scientifiche disponibili sull’impatto sanitario dell’inquinamento ambientale nonché la conoscenza dello stato dell’ambiente. Ulteriori obiettivi dell’iniziativa: creare un gruppo di lavoro per l’avvio di uno studio sulle patologie di origine ambientale da cambiamenti climatici, creare e gestire un sito web per l’aggiornamento delle informazioni ad uso dei medici sentinella. Lo rende noto il dottor  Cosimo Nume, presidente OMCeO Taranto.