Sea Futuring Tours: immaginare il futuro del mare a Napoli e a Taranto

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Nel corso del secolo scorso, profonde trasformazioni hanno alterato il paesaggio italiano, sottraendo interi tratti di costa alla loro vocazione marina e facendo spazio ad una massiccia industrializzazione, oggi in parte in declino, che ha lasciato molte tracce nell’ambiente e nel tessuto urbano e sociale di queste aree. Il mare ha smesso di “bagnare” Napoli ed altre città che ne hanno seguito la sorte, come Taranto, rendendo quasi “invisibile” la sua presenza, non solo nella vita ma anche nella memoria degli abitanti. Sebbene esso continui ad essere al centro di molte relazioni tra uomo e ambiente (pesca, turismo, balneazione, per citarne alcune), sono soprattutto la sua dimensione “naturale”, la sua ricchezza di vita e di complessità ad essere maggiormente soffocate e trascurate.

E’ possibile, oggi, immaginare un futuro in cui il mare torni ad essere protagonista di queste aree e si faccia portatore di nuove prospettive proprio a partire dalla ricostruzione del legame vitale e intimo tra uomo e ambiente marino? Sea Futuring Tours – Il mare bagna Napoli .… e Taranto è un ciclo di laboratori partecipati che intende raccogliere nuovi modi di immaginare il futuro del mare di due aree costiere italiane (Napoli-Bagnoli e Taranto – Mare Piccolo), fortemente condizionate da attività antropiche, in particolare connesse alla presenza dell’Ilva (fabbrica dismessa a Bagnoli e ancora attiva a Taranto, insediata su un lungo tratto di costa delle due città).

Il titolo è un chiaro riferimento al libro di Anna Maria Ortese “Il mare non bagna Napoli”, dove si narra di uno “spaesamento” della Napoli del dopoguerra – ma potrebbe essere una metafora di molte altre città contemporanee – che, nonostante l’apparenza, sembra aver perso ogni legame con il suo ambiente primario, in una difficile coesistenza tra bisogni della terra (e degli uomini) e quelli del mare.

L’iniziativa si articola in una serie di percorsi semi-guidati durante i quali alcuni partecipanti si muovono a piedi lungo un itinerario suggerito alla ricerca di tracce del passato, del presente e del futuro in merito alla presenza del mare a Bagnoli e a Taranto e all’impatto dell’uomo sul paesaggio. Attraverso alcune soste in luoghi significativi, l’esperienza individuale si apre all’ascolto delle diverse prospettive di chi, nel corso del tempo, ha intessuto varie relazioni con il mare (turismo, pesca, ricerca, industria, sport, arte, ecc.). Nel pomeriggio della stessa giornata, i partecipanti si confrontano per costruire insieme uno o più “scenari” sul futuro del mare e del mare del futuro, dando voce ai materiali e alle suggestioni raccolte durante i tour. Le diverse visioni sono presentate poi pubblicamente per un confronto dialettico con il territorio.

Sea Futuring Tours nasce nel contesto dei “Cammini LTER”, un’iniziativa itinerante che la rete di Ricerca Ecologica di Lungo Termine LTER-Italia organizza periodicamente per far conoscere le proprie attività ad un ampio pubblico. In particolare, l’attività si svolge durante uno degli itinerari previsti dall’Edizione 2017 dei “Cammini LTER”, Antropica, il cui nome allude al periodo attuale caratterizzato da un forte impatto delle attività umane sull’ambiente, con conseguenze sui sistemi naturali che gli esperti definiscono allarmanti.

Antropica attraverserà in bicicletta piccoli e grandi centri della Campania, Basilicata e Puglia, congiungendo idealmente tra loro il Golfo di Napoli, in cui è compresa l’area di Bagnoli, e il Mar Piccolo di Taranto: due dei più importanti siti LTER dell’Italia meridionale, entrambi fortemente condizionati da attività antropiche che hanno e continuano ad avere un forte impatto sull’ambiente marino.

I Sea Futuring Tours si tengono all’inizio di Antropica, il 30 settembre da Napoli, e alla sua conclusione, il 7 ottobre a Taranto. L’iniziativa mira ad attivare sinergie tra ricercatori legati alla rete LTER e altri studiosi, cittadini e attori presenti nei territori attraversati, allo scopo di aprire un dialogo e un confronto tra le diverse prospettive, che possa continuare anche successivamente all’iniziativa.

Cosa sono e da dove nascono i Sea Futuring Tours

Sea Futuring Tours si ispira a recenti collaborazioni tra ricercatrici dell’Irea del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Milano (Studi Sociali su Scienza, Comunicazione ed Educazione) e del Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione Europea, da anni impegnate in studi su scienza e tecnologia, in ricerche sulla comunicazione della scienza e nel coinvolgimento di vari attori nel dibattito su scienza e tecnologia ai fini delle politiche pubbliche.

Cosa sono i Cammini LTER

“Cammini LTER” è un’iniziativa itinerante di comunicazione della scienza che la rete di Ricerca Ecologica di Lungo Termine LTER-Italia organizza periodicamente per far conoscere le proprie attività ad un ampio e variegato pubblico.  I Cammini sono itinerari a piedi, in bicicletta o che usano altri mezzi “slow”, che si snodano tra i siti della rete LTER di Italia dove da anni si svolgono attività di ricerca ecologica di lungo termine.

L’attività mira a far conoscere ai cittadini e a tutti i soggetti che si incontrano lungo il percorso le ricerche che vengono svolte sui territori attraversati dalla rete LTER. Riserve naturali, siti archeologici, località di rilevanza culturale, borghi, piccole realtà produttive agro-alimentari e di pesca costituiscono uno scenario informale in cui i ricercatori raccontano al pubblico le loro ricerche, le conoscenze finora maturate e anche il lungo cammino ancora da fare.

Le attività vedono il pubblico coinvolto a livelli e gradi diversi, da incontri in-formativi ad attività di Citizen Science, fino ad iniziative di public engagement, come i Futuring Tours, allo scopo di creare uno scambio di conoscenze e saperi, di cui la stessa rete LTER possa beneficiare. Per i ricercatori i Cammini sono anche un’occasione per imparare a comunicare in maniera semplice e scoprire che fuori dal laboratorio non c’è indifferenza nei confronti dei temi scientifici, semmai linguaggi e prospettive diverse con cui è importante dialogare.

Cos’è LTER Italia

La ricerca ecologica di lungo termine (LTER) studia, attraverso l’osservazione periodica e regolare di “siti sentinella”, i cambiamenti nell’ambiente nel breve, medio e lungo periodo, allo scopo di comprendere come l’ambiente stesso funziona e a distinguere i “cambiamenti naturali” da quelli che possono essere indotti dall’uomo, a scala locale o globale. LTER-Italia è una rete di 80 siti terrestri, d’acqua dolce, di acque di transizione e marine italiane nei quali si conducono ricerche ecologiche su scala pluridecennale. I siti della Rete LTER in Italia ricadono in tutte le principali tipologie di ambienti naturali presenti nel nostro Paese, da quelli Alpini e Appenninici d’alta quota ai grandi laghi a sud delle Alpi, agli ambienti boschivi di montagna e pianura fino agli ambienti marini e di transizione tra terra e mare, come le lagune e le dune costiere. LTER-Italia è una delle 25 reti nazionali che costituiscono la Rete LTER Europea e afferisce alla Rete LTER Internazionale, distribuita sui cinque continenti.