Eni e Italcementi tra le aziende responsabili dell’aumento della temperatura

Raffineria-ENI-Taranto

Le emissioni delle novanta aziende globali più importanti per la produzione di combustibili fossili sono responsabili di quasi il 50% dell’incremento della temperatura, del 57% dell’aumento di CO2 nell’atmosfera e del 30% dell’innalzamento del livello del mare dal 1880 a oggi. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica ‘Climate Change’ da un gruppo di scienziati aderenti alla Union of concerned scientists, sigla nata nel 1969 nell’ambito del Massachusetts Institute of Technology. Lo studio elenca e traccia le emissioni dei 90 produttori più importanti di combustibili fossili, tra cui Bp, Chevron, Shell, Total, ExxonMobil. Nella lista figurano anche Eni e Italcementi che avrebbero contribuito all’aumento delle temperature rispettivamente per lo 0,3% e lo 0,02%. Gli autori dello studio individuano le società con maggiori responsabilità tra le grandi aziende petrolifere e carbonifere americane, cinesi, dell’ex Unione Sovietica e della regione del Golfo Persico. (ANSA)