Cinema e sostenibilità: il CIC a Venezia con il Green Drop Award per la difesa del suolo

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Il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) torna anche quest’anno sul “green carpet” al Lido di Venezia con la sesta edizione del Green Drop Award, il premio che viene assegnato al film che meglio interpreta le tematiche di sostenibilità tra quelli in concorso ufficiale alla 74° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

“Per il terzo anno consecutivo sosteniamo il Green Drop Award e il messaggio di sostenibilità che sta portando all’interno del mondo del cinema, rafforzando sempre di più il legame con la terra”, sottolinea Massimo Centemero, Direttore del CIC. “Il vincitore dell’edizione 2017 riceverà infatti il trofeo Green Drop contenente la ‘terra dei dinosauri’, raccolta in cinque continenti. Terra che custodisce e testimonia il passato e che, al tempo stesso, conserva microrganismi vitali necessari per garantire e progettare il futuro. L’uomo – aggiunge Centemero – contribuisce ai successi e agli insuccessi del mantenimento della terra in buona salute: per questo è necessario, anche attraverso il cinema, sensibilizzare gli spettatori verso comportamenti eco-sostenibili”.

Proprio dal Lido di Venezia, il CIC ha ricordato l’appuntamento con l’evento “Coltivare e custodire, proteggere e conservare il futuro” che si terrà ad Assisi il 4 e il 5 dicembre 2017 in occasione della Giornata Mondiale del Suolo. Un’occasione per celebrare 25° anno di attività del CIC e per riunire centinaia di esperti ed operatori del settore del biowaste, con lo scopo di pianificare azioni concrete per valorizzare le biomasse compostabili e la raccolta differenziata.

“Assisi è un luogo simbolico per puntare l’attenzione sulla tutela del suolo ed è strettamente legato anche al Green Drop Award”, ricorda Massimo Centemero, Direttore del CIC. “Nel corso della scorsa edizione, il trofeo Green Drop a forma di goccia, realizzato dal maestro vetraio di Murano Simone Cenedese, conteneva proprio la terra di Assisi, raccolta nella Selva di San Francesco”. In cambio, alla Basilica era stato donato il compost prodotto dal Consorzio Italiano Compostatori, un fertilizzante naturale che si ottiene dai rifiuti organici e che, oltre a restituire sostanza organica ricca di nutrienti alla terra, gioca un ruolo fondamentale nel contenimento delle emissioni. “Continuiamo a sottolineare come la difesa dell’ambiente passi attraverso le buone pratiche dell’economia circolare e come la comunità abbia il dovere di tutelare e garantire in ogni momento la fertilità della terra”.