Campagna (Ance): “A Massafra rischiamo di perdere patrimonio culturale e turistico”

“Quello che sta accadendo a Massafra alla cripta rupestre della Buona Nuova e in generale a tutto il patrimonio del sito della Madonna della Scala purtroppo non è una eccezione. Ma mentre ci attardiamo nella discussione delle possibili cure rischiamo di perdere un patrimonio culturale e in questo caso anche di valenza turistica e religiosa di grande portata”.
Così il presidente dell’Ance di Taranto, Paolo Campagna, che interviene sul dissesto dell’insediamento massafrese per cui in queste ore si è allertato anche il tavolo tecnico del Comune guidato dal sindaco Fabrizio Quarto.
“Il sindaco Quarto è agli esordi del suo mandato ma a lui, come a tutti i sindaci della provincia di Taranto, ci rivolgiamo con l’urgenza di una falla che va subito arginata – dice Campagna – trattandosi di interventi indispensabili in cui i Comuni hanno il limite delle risorse finanziarie da acquisire e qualche difficoltà nell’ambito della progettazione specifica. Come Ance, però, negli anni siamo già intervenuti su questo tema spronando gli enti soprattutto sul fronte della difesa del nostro patrimonio che spesso, come nel caso di Massafra, si muove di pari passo alle azioni di contrasto da mettere in atto di fronte al dissesto idro-geologico”.

L’Ance torna su temi già noti: soluzioni organizzative e tecniche al fine di dotare i comuni di un patrimonio di progetti indispensabili per programmare ed attuare, attivando i canali di finanziamento regionali e nazionali aperti negli ultimi anni, i diversi interventi di risanamento e riqualificazione.

“Massafra è sotto tale punto di vista emblematica, integra e tiene insieme gravine e centro storico, patrimonio naturale ed urbano, per cui la prospettiva deve essere quella di un programma di rigenerazione che inserisca i singoli interventi pubblici di risanamento e recupero in un più ampio quadro di rigenerazione del sistema centro storico -gravine nel quale possano sperimentarsi forme anche avanzate di partenariato pubblico-privato – spiega il presidente Paolo Campagna -. Risorse pubbliche ed intervento privato insieme, in una logica di programmazione, per la valorizzazione del grande patrimonio storico artistico, naturale ed urbano di un centro di rango primario come Massafra”.
Poi l’Ance territoriale entra più nello specifico.
“A livello nazionale, con nuova strumentazione normativa e finanziaria, con il ruolo che Invimit vuole ritagliarsi soprattutto nel Mezzogiorno, emergono percorsi nuovi che abbiamo tutti l’obbligo di vagliare ed esplorare per far fare alle policy comunali per la rigenerazione urbana, il turismo e la cultura, quel salto di qualità ormai indispensabile per risolvere i problemi del territorio. Ance – termina Campagna – è disponibile da subito al confronto”.

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