Ilva, PeaceLink su aumento linfomi: “Il problema a Taranto è la falda contaminata”

«E’ apparsa la notizia di un “aumento record” dei linfomi a Taranto “causato dai pesticidi”. Abbiamo fatto una ricerca per verificare la fondatezza di questa notizia e non abbiamo trovato alcuno studio epidemiologico che la confermi». E’ quanto afferma l’associazione PeaceLink in una nota stampa.
«La letteratura scientifica  – afferma – ha documentato da tempo una relazione fra pesticidi e tumori. Ma non ci risulta alcuna ricerca che attesti a Taranto un anomalo incremento di linfomi correlabile con i pesticidi. Il vero problema per l’agricoltura a Taranto è invece quello della contaminazione della falda. L’inquinamento sotto l’ILVA costituisce un serio motivo di preoccupazione in quanto vi sono molteplici superamenti dei limiti di legge per i metalli pesanti sia nella falda superficiale sia in quella profonda.
Attorno all’ILVA si coltivano broccoletti, cavolfiori, finocchi, melanzane, meloni, peperoni, pomodori e rape. Da tempo PeaceLink solleva un problema sottovalutato, quello della sicurezza alimentare in una zona in cui diversi pozzi risultano avvelenati da sostanze cancerogene, neurotossiche e genotossiche.
Alleghiamo a questo comunicato la mappa dell’ILVA e della discarica Mater Gratiae con il punto preciso in cui abbiamo riscontrato l’affioramento di materiale nerastro simile al catrame, a poca distanza da terreni agricoli».

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