Piano di riordino ospedaliero: riparte il confronto Regione Puglia-Anci

Si è svolto a Bari un incontro tra Regione e Anci sul Piano di riordino ospedaliero. Presenti, oltre al presidente della Giunta Regionale Michele Emiliano, il direttore Dipartimento Promozione Salute Giovanni Gorgoni​; per l’Anci, presente una delegazione guidata dal presidente Luigi Perrone e composta da: Nicola Giorgino (sindaco Andria)​, Pasquale Cascella (sindaco Barletta​)​, Ippazio Stefano (​sindaco​ Taranto), Francesco Spina (sindaco Bisceglie), Gianni Stefano (​sindaco ​Casarano), Angelo Riccardi (​sindaco ​Manfredonia), Michele Lamacchia (sindaco ​San Ferdinando), Domenico Tanzarella (​Direttivo Anci Puglia); Franco Donatelli (​Direttivo Anci Puglia).

La Regione ha convocato l’Anci per informare sull’esito del confronto con il Governo, dopo gli incontri svoltisi a giugno e luglio scorsi, in cui i Ministeri Salute ed Economia, pur esprimendo parere favorevole sulla impalcatura generale del riordino, hanno rilevato criticità e richiesto chiarimenti relativamente agli ospedali di base, ai punti di primo intervento e alla rete emergenza-urgenza. In particolare, gli impegni importanti richiesti alla Regione riguardano in primis i punti di primo intervento, con la previsione di un cronoprogramma relativo alla  trasformazione dei 30 punti di primo intervento in altrettante postazioni 118, in base anche al DM 70. ​Inoltre, la Regione deve calibrare il numero di strutture complesse per discipline, in base al bacino di utenza.

Anci Puglia, nell’esprimere soddisfazione per l’invito e per il metodo, ritiene essenziale e prioritario, in piena applicazione dei principi Costituzionali, chiedere la deroga al DM 70/2015 in presenza di indici epidemiologici fuori norma e di situazioni ambientali estremamente critiche (aree Taranto, Brindisi e Lecce). Inoltre, l’Associazione dei Comuni sottolinea alcuni punti essenziali in tema di riordino ospedaliero:

  • Necessità di un quadro dettagliato complessivo e definitivo, suddiviso per  territori, teso a verificare soddisfacimento dei parametrici efficacia/efficienza rispetto ai bisogni sanitari espressi dal territorio;
  • Definizione di quadro programmatico di medio-lungo termine per avere prospettiva più ampia e valutare effetti degli interventi di riconversione;
  • Su rete emergenziale e trasformazione dei punti di primo intervento, previsione di un piano di medicina territoriale, in modo da rispondere adeguatamente ai bisogni assistenziali correlati alle patologie cronico degenerative;
  • Valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente e recupero strutture in degrado.

Il presidente Michele Emiliano, sottolineando il carattere di flessibilità del Piano,​ si è detto disponibile ad un confronto con il territorio ​sulla base di priorità, proposte ed esigenze ​provenienti dai sindaci, pur mantenendo una precedenza politico sociale per le zone in cui sono stati fatti gli interventi e le riconversioni più importanti. ​Il presidente Emiliano inoltre, ha espresso la disponibilità della Regione, ove possibile, alla valorizzazione immobiliare per utilizzo immobili esistenti.

“Bene riorganizzazione e riqualificazione della rete ospedaliera, ma per i sindaci resta fondamentale conciliare idea di sistema e bisogni sanitari delle comunità. – ha dichiarato il presidente Anci Puglia sen. Luigi Perrone. – ​Esprim​iamo apprezzamento  per questo nuovo metodo di concertazione che sta adottando la Regione in tema di riordino ospedaliero, ma anche rammarico, poichè il preventivo confronto con i territori e la condivisione delle scelte avrebbe apportato un consistente miglioramento al Piano. Ribadiamo la necessità rendere sistematico il metodo del confronto tra Regione e sindaci in tutti i settori di competenza dei Comuni.”

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