Ilva e decarbonizzazione, Labriola (Misto): “Emiliano non venda fumo ai tarantini”

“Basta con le parole e con gli annunci fini a se stessi. Se il presidente Emiliano ha davvero a cuore i bambini di Taranto, che si ammalano giorno dopo giorno a causa degli effetti devastanti dell’inquinamento prodotto dall’Ilva, la strada è obbligata: impugnare subito il decimo decreto, prima che si proceda alla vendita o all’affitto dell’acciaieria. Tutto il resto è mera propaganda. La via della decarbonizzazione, anche nell’eventualità fosse tecnicamente possibile ed economicamente conveniente, e in merito ad entrambi gli aspetti ho seri dubbi, viste per di più le condizioni obsolete dell’impianto tarantino, non sarebbe assolutamente attuabile, non essendo prevista dal decreto governativo. Emiliano ben sa che non potrà imporre il proprio piano industriale a quella che sarà la nuova proprietà”, così l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo per il Gruppo Misto in commissione Lavoro della Camera dei Deputati. 

“Il presidente della Regione non venda fumo ai cittadini proponendo ipotesi impraticabili – prosegue Labriola –, faccia invece  quanto in suo potere, impugnando il decreto, e mettendo in campo da subito tutte le  iniziative volte ad affrontare la grave crisi sanitaria vissuta nel capoluogo ionico. Il piano regionale di riordino degli ospedali è a dir poco imbarazzante, una riforma peggiorativa che se entrerà in vigore porterà ad un ulteriore impoverimento della sanità sul territorio. Servono da subito più posti letto, più specializzazione, più personale medico e paramedico più formazione mirata. Non tagli e ridimensionamento, bensì potenziamento. Serve un incremento dei servizi pediatrici e oncologici, senza perdere altro tempo”.

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