Airbag: di chi sono le responsabilità in caso di malfunzionamento?

Incidenti stradali: e se a provocare i danni maggiori fossero proprio le misure che dovrebbero, invece, prevenirli? Parliamo dell’airbag: oggi le auto ne hanno più di uno e, oltre a quello posizionato dentro lo sterzo del conducente, c’è anche quello per il passeggero davanti e, a volte, quelli laterali e in corrispondenza dei sedili posteriori.

In caso di incidente stradale, l’apertura immediata degli airbag può salvare la vita; ma, allo stesso modo, un difetto di funzionamento può invece comprometterla. È il caso, ad esempio, dell’improvvisa apertura non necessaria (anticipata dal classico e fragoroso scoppio) o il caso in cui, nonostante un urto, il dispositivo di sicurezza non si metta in funzione. Che succede in questi casi? Chi paga il risarcimento?

La risposta è contenuta in più pronunce della giurisprudenza e, da ultimo, della stessa Cassazione. In generale, il codice del consumo stabilisce la responsabilità del venditore e del costruttore per i prodotti difettosi. Questo significa che il danneggiato dall’improvviso scoppio o dalla mancata apertura dell’airbag deve inoltrare la richiesta di risarcimento alla casa automobilistica che ha venduto il mezzo difettoso. Quest’ultima non potrà scaricare la colpa su altri soggetti (ad esempio, la ditta che ha eseguito la revisione dell’auto).

Nel caso in cui l’incidente stradale abbia un esito infausto per il conducente, con conseguente decesso di questi, la richiesta di rimborso dovrà essere effettuata dai suoi eredi. Per poter avanzare la richiesta di risarcimento alla casa automobilistica il conducente deve dimostrare due importanti presupposti: il difetto di funzionamento dell’airbag: ossia lo scoppio improvviso pur in assenza di un urto dell’auto oppure la mancata apertura laddove invece l’airbag doveva funzionare; che, qualora correttamente funzionante, l’airbag avrebbe evitato i danni (o salvato la vita) all’automobilista.

In buona sostanza, bisogna dimostrare che la causa dei danni è stata proprio il difetto di funzionamento dell’airbag e non, invece, altri fattori come, ad esempio, l’eccesso di velocità dell’automobilista. Se, infatti, dovesse saltare fuori che, pur funzionando l’airbag, il conducente avrebbe ugualmente riportato i medesimi danni (invalidanti o mortali che siano) la casa automobilista non sarà tenuta a risarcire alcunché. È chiaro che, per dimostrare tale circostanza, sarà necessario valersi di una apposita perizia, redatta da un tecnico competente del settore infortunistica stradale. Egli ricostruirà la dinamica del sinistro, la velocità e le lesioni riportate.

Il risarcimento del danno per il difetto di funzionamento dell’airbag spetta a prescindere dalla eventuale responsabilità del conducente per l’urto o l’incidente stradale (al massimo, il giudice potrà accordare un concorso di colpa). In altre parole, il risarcimento della casa automobilistica scatta anche se l’automobilista ha violato il codice della strada, purché – come detto – egli dimostri che l’airbag lo avrebbe salvato dai conseguenti danni.

La legge stabilisce, in capo al produttore dell’airbag, una responsabilità oggettiva, ossia un obbligo di risarcimento a prescindere da una eventuale sua colpa o malafede; questi è infatti tenuto a indennizzare le lesioni per il solo fatto che sia provato il difetto di funzionamento dell’airbag. Il produttore si esonera da ogni colpa solo se dimostra che l’unica causa del danno è stata la condotta dell’automobilista e che, quindi, anche se correttamente funzionante, l’airbag non lo avrebbe comunque salvato.

Attenzione: se l’auto viene urtata da ferma e con motore spento, l’airbag non è attivo perché collegato con l’impianto elettrico del mezzo. Infatti, se “la chiave non è inserita” e il pannello elettrico non è attivo, l’airbag non può funzionare. In tal caso, la casa automobilista non ha alcuna responsabilità.  Il passeggero viene sempre risarcito, in caso di sinistro stradale, dall’assicurazione del conducente, e ciò a prescindere dal fatto che quest’ultimo sia o meno responsabile nell’incidente, abbia o meno violato il codice della strada o che l’airbag abbia funzionato correttamente o abbia mostrato dei difetti di funzionamento.

fabiana di cuiaA cura di Fabiana Di Cuia, laureata con lode in Scienze della Comunicazione  – Giornalista – Insegnante ed istruttore di scuola guida

Autoscuola 2000 Di Cuia, via Calamandrei, 12 (Taranto)

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