“Siamo insieme ad ArcelorMittal, sono il partner più adatto per un turnaround molto complicato come quello di Ilva. Abbiamo chiesto che Cdp possa far parte del gruppo”, ha detto Marcegaglia, che è anche presidente di Eni, a margine dell’assemblea della Consob a Milano. “Abbiamo fatto la nostra offerta, stiamo ragionando”, ha aggiunto.
Rispondendo a una domanda sull’interesse manifestato anche dal gruppo turco Erdemir per Ilva, come riporta Reuters, Marcegaglia ha risposto: “Li conosciamo molto bene come Marcegaglia, sono molto bravi ma servono spalle molto larghe, serve chi ha avuto già esperienza di turnaround, quindi ArcelorMittal è il più adatto”.
Un portavoce di ArcelorMittal, interpellato da Reuters a Londra, ha detto che l’azienda non intende commentare le dichiarazioni. Marcegaglia e ArcelorMittal avevano già presentato un’offerta per Ilva due anni fa, poi però il progetto di vendita della più grande azienda siderurgica italiana, da tempo in crisi, era stato accantonato.
Dell’arrivo di un socio turco per l’Ilva, parla invece Affari&Finanza di Repubblica spiegando che al premier, Matteo Renzi, non piace ArcelorMittal perché se fosse il colosso franco-indiano a prendersi l’Ilva moribonda, l’italianità – che in questo caso è l’interesse nazionale – si diluirebbe troppo, fino a scomparire.
Se questo accadesse, sottolinea il giornale, avrebbe effetti negativi sull’intero apparato produttivo nazionale che dall’Ilva si approvvigiona di coils, tubi e laminati a condizioni ancora favorevoli; e anche effetti imprevedibili sui livelli occupazionali. Il Governo preferirebbe – secondo quanto riferisce Affari&Finanza – vendere l’Ilva a una cordata guidata da Erdemir (gruppo controllato dalle forze armate di Ankara) insieme alla Cdp, al cremonese Arvedi e a Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, che non c’entra nulla con la siderurgia ma ha deciso di investire in un progetto industriale che salvi l’Ilva, faccia bene alla Puglia, dove è nato suo padre, e sostenga l’economia italiana.
Ad ogni modo, come viene sottolineato da Affari&Finanza, non si tornerebbe ai volumi del passato. Finora Erdemir non è uscita allo scoperto. Appare difficile, al momento, che possa presentare un’offerta entro il 30 maggio. Ecco perché si sta valutando un eventuale rinvio di questo limite. Più complicato sarebbe, invece, cambiare la dead line del 30 giugno.
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