Cis Taranto, circolo Prc “P. Impastato”: la giunta ritiri affidamento a Invitalia

taranto cittadinanza attiva

Iniziano a maturare i frutti del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS). È di qualche giorno fa la decisione della Giunta del Comune di Taranto di cedere a Invitalia, agenzia del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), la progettazione e l’affidamento degli appalti relativi alla realizzazione delle opere contenute nel CIS. Con quell’atto la Giunta ha esplicitamente ammesso l’inadeguatezza della macchina amministrativa comunale e ha implicitamente aderito al progetto autoritario su cui si fonda il Contratto stesso.

La mancanza di trasparenza con cui è stato gestito l’intero processo di definizione del CIS ha impedito che in città si sviluppasse un dibattito aperto sui progetti e sulle loro modalità di attuazione. Storditi dalle promesse roboanti di centinaia di milioni, i rappresentanti politici del territorio sembrano aver trascurato la deriva centralizzatrice che il Contratto prospetta. Di fatto, col CIS il Governo ha posto il Comune di Taranto sotto tutelanell’ambito della realizzazione dei progetti approvati: il Responsabile Unico del Contratto è un Dirigente del MISE, mentre il Soggetto Attuatore è la stessa Invitalia. Considerata la portata degli interventi in questione, una parte sostanziale del governo del territorio è stata sottratta al controllo dell’ente locale.

Ad aggravare questa situazione interviene l’incapacità politica e progettuale dell’attuale Giunta comunale. Il CIS infatti riconosce ad Invitalia la possibilità di “operare direttamente o a supporto delle amministrazioni responsabili”; d’altra parte, l’attribuzione delle funzioni di committente generale all’agenzia del MISE è soltanto un’opzione a cui l’ente civico può ricorrere, non un obbligo. La Giunta ha quindi deciso spontaneamente di delegare le competenze degli uffici comunali, preso atto dell’“endemica incapienza della dotazione numerica del personale interno all’Amministrazione”. Una scelta dietro la quale si appalesa tutta la pochezza del governo municipale.

Al Sindaco e ai suoi assessori vorremmo segnalare che in altre situazioni in cui si è operato con strumenti analoghi al CIS (si veda il caso de L’Aquila), una parte dei finanziamenti è stata utilizzata per selezionare, tramite apposito concorso, personale da incardinare presso la Struttura Tecnica di Missione, in questo modo rigenerando anche gli uffici delle amministrazioni locali ed investendo sul futuro di quei territori. In una fase in cui sarebbe quanto mai urgente offrire opportunità alle migliori energie locali, la Giunta decide di perdere qualsiasi controllo sulla macchina degli appalti, demandando tutti i poteri ad una struttura che poco o nulla conosce del contesto tarantino, delegittimando la propria macchina amministrativa e tralasciandone il necessario potenziamento.

La Giunta, invece di ingaggiare col Governo una vertenza sul potenziamento della macchina amministrativa, di fatto accetta lo status quo. In questo modo si condanna il Comune al commissariamento sistematico, quando sarebbe necessario dotarlo di risorse in grado di affrontare le sfide complesse che i progetti del CIS prospettano.

Inoltre, la delibera in questione solleva, a nostro avviso, un grave problema di legittimità. Il Testo Unico per gli Enti Locali attribuisce infatti al Consiglio Comunale competenza in merito all’assegnazione di servizi a terzi: sulla base di quale autorità la Giunta ha deciso l’affidamento ad Invitalia? Le perplessità che questa operazione fa emergere sono molte. Un confronto ampio sarebbe necessario per chiarire tutti i punti oscuri della questione. Chiediamo pertanto alla Giunta di ritirare la delibera in questione, e di avviare una discussione in Consiglio.

Circolo “Peppino Impastato”, Taranto

Be the first to comment on "Cis Taranto, circolo Prc “P. Impastato”: la giunta ritiri affidamento a Invitalia"

Tinggalkan komentar