«A Taranto la direttiva Seveso, che valuta i rischi di incidenti rilevanti per la popolazione, relativamente alla realizzazione delle infrastrutture di Tempa Rossa non è stata applicata»: lo ribadisce Angelo Bonelli dei Verdi. «A Taranto – spiega – vi è una concentrazione di impianti industriali ad alto rischio come Ilva, raffineria Ilva, Cementir e inceneritori e la direttiva Seveso dovrebbe proteggere la popolazione dal rischio di incidenti rilevanti. Il Comune di Taranto che ha l’obbligo di applicare il Decreto Ministeriale dei Lavori Pubblici 9 maggio 2001 che disciplina i ‘requisiti minimi di sicurezza in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevantè, e il ministero dell’Ambiente non hanno mai fornito risposta alle nei tre richieste di applicazione della direttiva Seveso su Tempa Rossa. Sul progetto Tempa Rossa che porta a Taranto il petrolio proveniente dalla Basilicata non sono state fatte le verifiche previste dalla direttiva Seveso. Perché? I magistrati potranno dare una risposta a questo quesito?».
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