Ampliamento di Auchan, le preoccupazioni di Confcommercio Taranto

Auchan va, purtroppo, avanti nei suoi progetti di ampliamento, favorita questa volta dal Regolamento regionale sullo sviluppo e presenza delle grandi strutture di vendita (n.198 del 22/12/2011) che prevede ampliamenti nel limite del 20% della superficie di vendita per le strutture autorizzate da almeno tre anni. Domani in Regione si terrà la Conferenza dei Servizi per discutere la regolarità della domanda di ampliamento del centro commerciale già esistente.

Confcommercio e valuterà attentamente se al di là del diritto amministrativo, vi siano le condizioni di rispetto della normativa edilizia ed urbanistica. Un ampliamento che, al di là del diritto, se consentito – va comunque detto- sarebbe di non poco danno per il tessuto commerciale della città, ed in particolare per le attività di vicinato delle aree urbane del commercio, già penalizzate dalla difficile situazione economica dell’area jonica.

Non si tratta dunque del famoso Piano particolareggiato Cimino (ex Sircom) per il quale come è noto Confcommercio Puglia e Confcommercio Taranto dodici anni fa hanno iniziato nelle sedi istituzionali e non, una serrata battaglia approdata poi nelle sedi giudiziarie. Come si ricorderà nel 2004 la società barese di investimenti immobiliari Sircom Srl fece richiesta di autorizzazione – al comune di Taranto- per la realizzazione di un importante intervento edilizio in area Cimino, e già in quella occasione Confcommercio assunse una posizione netta di opposizione al mega investimento immobiliare, richiesta che fu bocciata dalla Giunta Di Bello.

Nel 2008 fu la volta della Due Mari Srl con una proposta di piano di lottizzazione per la realizzazione di un complesso commerciale da destinare alla grande distribuzione, nonché ad opere di urbanizzazione. Il Piano non è mai stato approvato, anche perché nel 2010 l’Amministrazione avvia i lavori per la redazione di un Piano Particolareggiato del comparto n. 32. Nel 2014 arriva il ricorso al TAR di Lecce e la presentazione di richiesta di nomina di un commissario ad acta, ed anche in questa nuova tornata, Confcommercio Taranto è ancora in campo accanto alla Amministrazione Comunale per fare opposizione al nuovo ricorso in appello promosso dalla S.p.A. Gallerie e dalla S.r.l. Duemari.

Ricorso contro il quale, come è noto, a marzo 2015 si è espresso il TAR di Lecce.  Sentenza contro la quale le società appellanti, adducendo a varie motivazioni, hanno inoltrato un nuovo ricorso al Consiglio di Stato. Confcommercio anche in questa occasione è accanto alla Amministrazione Comunale in una battaglia che è innanzi tutto civile prima ancora che sindacale. Domani intanto su un altro fronte si esaminerà ancora una volta un progetto di ampliamento, che per quanto ‘contenuto’ non porterà certo beneficio al tessuto commerciale cittadino.

Il progetto come è noto prevede l’ampliamento della galleria commerciale e l’apertura di nuovi negozi e forse di punti vendita di grandi marchi della distribuzione. Auchan è un importante attrattore, ed un ulteriore ampliamento della sua offerta commerciale e di servizi è innegabile che contribuirebbe a spostare in periferia nuovi flussi di consumatori e ad acuire la desertificazione delle vie del commercio della città. Le prospettive per Taranto sono tutt’altro che rosee se non si metteranno in campo seri progetti di riqualificazione del tessuto urbano e delle aree del commercio. Non si tratta di voler ostacolare il futuro, come sostengono con non poco populismo i ‘difensori’ del diritto dei cittadini ad avere luoghi di incontro alternativi, ma di voler capire che così i primi ad essere danneggiati saranno proprio i cittadini che avranno città sempre più deserte, buie ed insicure.

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