Ex Cemerad, M5S chiede rimozione immediata dei fusti radioattivi

 

Nell’ultima visita della Commissione Parlamentare a Taranto, sono state rilasciate dichiarazioni del Commissario Vera Corbelli che afferma che per luglio 2017 i fusti verranno rimossi e il sito bonificato, ma il M5S incalza e cerca di accelerare i tempi. E’ quanto si legge in una nota stampa che riportiamo integralmente.

“E i fusti rimangono ancora li – dichiara il deputato pugliese del M5S, Diego De Lorenzis – passano i giorni, mesi, anni, decenni, ma i fusti di Cemerad rimangono ancora nel luogo in cui sono stati abbandonati illecitamente”.

Certamente ora, grazie al Commissario Corbelli, finalmente si sente parlare più spesso del caso Cemerad, ma ricordiamo che tra quelle decine di migliaia di fusti, ci sono anche fusti radioattivi che dovrebbero essere rimossi subito. La Cemerad iniziò la sua attività nel 1984, quando fu concessa l’apposita autorizzazione e dall’anno 2000 il deposito è posto in custodia giudiziaria, affidata al Comune di Statte, da allora il sito giace in un inquietante silenzio che si interrompeva di tanto in tanto con annunci spot che di fatto non hanno risolto nulla.”

“Non dobbiamo dimenticare che con la delibera CIPE n. 35/05 – continua De Lorenzis del M5S – per gli interventi su Cemerad, furono stanziati inizialmente 3,7 milioni di euro ma la Giunta Regionale pugliese nel 2008 ha fatto saltare il tutto visto la natura del rifiuto radioattivo. Poi c’è stato il balletto della caratterizzazione di soli alcuni tipi di fusti, finanziato dalla Provincia di Taranto per 1,5 milioni di euro che ha portato ad un nulla di fatto e con il Governo che è rimasto a guardare nonostante l’Ispra già nel 2012 avesse indicato ai sensi del dlgs 230 del 1995, gli interventi necessari in forza ai quali è stato bonificato il deposito CANRC di Castelmauro”.

“Nel 2016 invece ci troviamo ancora una volta a sentire che la rimozione avverrà nel 2017 mentre ci vorrebbe la rimozione immediata! Non conosciamo ancora oggi gli effetti delle esposizione di questi fusti nella Cemerad sia sull’ambiente che sulle persone e i Ministri non hanno ancora risposto all’interrogazione M5S presentata nel 2014 in cui si domandava da una parte di confermare o smentire gli intrecci tra Agip Nucleare, Nucleico ed Enea che hanno portato Cemerad ad essere sito di rifiuti radioattivi e dall’altra ad interventi urgenti. Continueremo a seguire il caso – conclude il parlamentare M5S, Diego De Lorenzis – ma ogni giorno che passa, è un giorno di troppo per questo territorio già provato dall’inquinamento industriale”.

 

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