Aeroporti, D’Amato (M5S): Arlotta sia volano di turismo, non di guerra

Vogliono tarpare le ali a Taranto.  Ci dicono che senza l’acciaio la nostra città non esisterebbe. Ci dicono che senza la Marina Militare sarebbe stata un paese sul mare. Ci dicono che il nostro aeroporto non avrebbe mercato per le rotte passeggeri. Ci hanno detto, ci dicono e continueranno a dirci delle verità che la storia smentisce giorno per giorno. Martedì prossimo il ministro Delrio sarà a Grottaglie per la messa in scena del nuovo inganno politico: Airport Test Bed, ecco la piattaforma di sperimentazione degli aeromobili, tra questi quelli a pilotaggio remoto, a secolo i ‘droni’. Arlotta come volano di guerra, inutile girarci attorno. Inoltre, l’uso dei droni (in ragione della diminuzione dei vincoli sulla distanza tra le operazioni con droni ed aeroporto) non appare trasparente e rispettosa della sicurezza in volo. Ma questo è un taglio tecnico ulteriore che però rende l’idea di come la trappola per Taranto sia perfetta! Arlotta chiuso ai passeggeri, dunque, a dispetto della convenzione Enac-Adp e di quanto prevedeva l’ormai polveroso piano regionale dei trasporti. Dopo averci avvelenato vogliono tarparci le ali con l’inganno di circa 300 posti di lavoro destinati ai giovani del territorio, inganno già subito con l’insediamento di Alenia. Emiliano cosa pensa della città che dice di mettere al primo posto della sua agenda?  Evergreen ha scelto la sua Bari, Adp favorisce gli aeroporti di Bari e Brindisi, Trenitalia dirotta solo verso Lecce l’alta velocità. Qui solo gas e veleno? Emiliano e il suo Pd predicano bene e deliberano male (a Roma, a Bari, a Taranto). Martedì ci sarà una manifestazione di chi non si rassegna ad assistere inerte a questo affronto da parte dello Stato. L’ennesimo ai danni della provincia ionica.
Rosa D’Amato, portavoce M5S al Parlamento europeo

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