Sversamento in mare, la relazione dell’Ilva al vaglio di Arpa – La stima: circa 40mila litri

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sversamentoTARANTO – E’ di una quarantina di metri cubi, quindi circa 40.000  litri,  il quantitativo di acqua frammista ad oli che si sarebbe sversata dal secondo canale Ilva in occasione dell’ultimo sversamento. E’ la stima che l’Ilva fornisce ad Arpa Puglia nella sua relazione finale. Ricordiamo che l’evento si era verificato la mattina del 26 ottobre ed era stato segnalato dall’Ilva ad Ecotaras, l’azienda che ha effettuato gli interventi di contenimento e bonifica. Interventi che si sono conclusi nella serata del 28 ottobre. In attesa di ricevere la relazione finale di Ecotaras, Arpa Puglia ha quindi ricevuto quella dell’Ilva nella quale viene confermata la causa dello sversamento: il malfunzionamento di una valvola, ubicata nel reparto trattamento acque attinente all’impianto di laminazione del treno nastri 2. L’azienda spiega di aver predisposto un piano con una serie di accorgimenti che dovrebbero evitare il ripetersi di tali incidenti: dalla riduzione della soglia di chiusura della valvola all’utilizzo di un allarme visivo. Con la relazione sono state fornite le schede tecniche relative agli olii uilizzati negli impianti. Da segnalare, infine, che nei prossimi giorni Arpa Puglia produrrà la sua relazione finale con tutti i dettagli di quanto accertato. E noi saremo qui a fornirvi ulteriori dati.

Alessandra Congedo

N.B. Un metro cubo equivale a mille litri.

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