Appello della Lav contro il circo con gli animali

lav circo 2Nuovo circo a Taranto. Da ieri il circo Bellucci attenda nei pressi dello Stadio dopo appena dieci giorni dal circo Spagna, per il quale era già stato chiesto l’intervento del Comune di Taranto per verificare il rispetto del regolamento CITES del 2006 “linee guida per il mantenimento degli animali nei circhi e nelle mostre itineranti”.

LAV ribadisce con fermezza il proprio NO al circo con gli animalie chiede nuovamente al Comune di Taranto di far rispettare il regolamento CITES del 2006 ea tutti i cittadini di contribuire a contrastare l’utilizzo degli animali in cattivitàà a scopo ludico, scegliendo di  non visitare i circhi o altri spettacoli con animali, per non essere complice di questa prigionia, invitando la cittadinanza al presidio che si terrà domenica 1 Novembre alle ore 16.00 in via Ancona-zona Stadio.

Nei circhi italiani ci sono ancora 2000 animali prigionieri: la maggior parte di loro, come tigri e leoni, sono nati in cattività, mentre altri sono stati importati, spesso illegalmente e costretti a vivere in spazi troppo piccoli per la loro natura. E’ una tortura reale. L’addestramento si basa sulla violenza, fisica e psicologica. Sulla paura del dolore fisico e sulla privazione del cibo. Il resto lo fanno i bastoni, le percosse, a volte anche i pungoli elettrici. In gabbia gli animali soffrono, anche se i circensi dicono di no. I segnali del loro malessere sono evidenti, basta solo saperli cogliere: in cattività sviluppano atteggiamenti stereotipati, come dondolarsi continuamente, o girare su sé stessi.

“Noi pensiamo che non ci sia nulla di educativo in tutto questo e che, oltre ad essere un’ingiustizia nei confronti di animali innocenti, il circo sia un insegnamento pericoloso per tutti i bambini che vanno a vederlo. La pensano allo stesso modo gli oltre 600 psicologi che hanno firmato il documento proposto dalla Dott.ssa Annamaria Manzoni, nel quale tutti loro esprimono preoccupazione per i messaggi a cui sono esposti i bambini che visitano questi spettacoli: uno show basato sul comando e lo sfruttamento di animali inermi insegna infatti al bambino a ridere di situazioni che dovrebbero invece generare un profondo senso di ingiustizia e indignazione.”

E il nostro Stato premia i circhi con gli animali: li finanzia, con milioni di euro di finanziamenti, dal 2010 al 2013, per esempio, è stata concessa una media annua di circa 3 milioni di euro statali a circhi e strutture circensi con animali, molte delle quali attualmente sotto processo per maltrattamento e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro etologia.  Vogliamo davvero che lo Stato utilizzi i nostri soldi per finanziare tanta sofferenza? invitiamo i cittadini di Taranto al presidio che si terrà domenica 1 novembre alle ore 16.00 in via Ancona-zona Stadio.

NOTA STAMPA 

 

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