Cattivi odori, la Procura di Taranto ha chiesto un incidente probatorio

Raffineria-ENI-Taranto

Raffineria-ENI-TarantoTARANTO – La Procura di Taranto ha chiesto una maxi perizia per fare piena luce sui cattivi odori che ammorbano l’aria della città ionica. Lo riporta oggi la Gazzetta del Mezzogiorno in due articoli a firma di Francesco Casula e Mimmo Mazza. L’inchiesta vede indagate otto persone alle dipendenze dell’Eni e dell’Hidrochemical. Sarà un perito nominato dal giudice per le indagini preliminari a valutare le cause e l’origine delle emissioni moleste.

A quanto pare, la Procura non si è fermata alla consulenza fornita dal direttore di Arpa Piemonte, Angelo Robotto, e il 23 giugno ha chiesto al gip un incidente probatorio per chiarire alcuni punti ancora non ben definiti. Ricordiamo che il pool di magistrati è composto dal procuratore Franco Sebastio, dall’aggiunto Pietro Argentina e dai sostituti Giovanna Cannarile, Mariano Buccoliero e Lanfranco Marazia.

Proprio ieri, sul nostro sito, abbiamo pubblicato una notizia collegata ai cattivi odori: una recente sentenza della Corte di Cassazione riconduce le molestie provocate da tali emissioni al “getto pericoloso di cose” e riconosce il valore probatorio delle testimonianze dirette, vista l’impossibilità di accertamenti tecnico-scientifici. Notizia accolta con soddisfazione dal direttore generale di Arpa Puglia Giorgio Assennato e comunicata agli utenti del servizio Ordotel di Taranto coinvolti nel monitoraggio delle sostanze odorigene sul territorio ionico. Per saperne di più leggi qui.

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