L’Imu agricola torna al centro del dibattito a Montecitorio

agricoltura_194-250-200-90-cSe per il premier Renzi la questione relativa all’IMU agricola è stata chiusa con un tweet in cui ha affermato “penseremo all’IMU il prossimo anno”, per l’Aula di Montecitorio il tema è ancora caldo e di impellente attualità. È iniziata oggi, infatti, alla Camera dei Deputati la discussione delle mozioni presentate da Forza Italia e Movimento 5 Stelle in materia di esenzione sull’imposta municipale unica per i terreni agricoli. Ma la maggioranza guidata dal Partito Democratico, per bocca del deputato Giuseppe Romanini, si è già espressa in maniera contraria agli impegni presentati dalle opposizioni. “Tutta la fiscalità rurale – ha affermato il parlamentare emiliano del PD – sarà interamente rivista il prossimo anno e rigetteremo le mozioni perché ritenute strumentali”.

Come ci sembra assurda e incostituzionale questa incredibile imposta che pesa ulteriormente su un settore, come quello primario, ritenuto solamente un bancomat dal Governo Renzi, persino nell’anno dedicato all’alimentazione con l’evento degli scandali Expo 2015, così ci appare inconcepibile l’atteggiamento del Partito Democratico che non vuole assolutamente discutere dell’IMU agricola – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Se ai parlamentari della maggioranza basta un tweet del capo per credere di fare il bene degli agricoltori, noi abbiamo bisogno di fatti concreti e di prese di posizione nette, precise, chiare e trasparenti. Se il PD intende rivedere la fiscalità rurale si inizi a parlarne da oggi in Aula: i loro parlamentari possono votare i nostri impegni al Governo Renzi. Soprattutto per le questioni relative alle fitopatie ed alle altre calamità che hanno colpito ad esempio il Salento e la Puglia nell’ultimo anno, a cui l’Esecutivo aveva dato parere favorevole approvando il mio ordine del giorno solamente un mese fa”.

Quattro gli impegni al Governo Renzi richiesti dal Movimento 5 Stelle. Viene richiesta una revisione complessiva delle norme in materia di fiscalità rurale e, in particolare, ad esentare i terreni agricoli dall’applicazione dell’IMU dall’anno 2015. Si richiede il rimborso ai proprietari dei terreni agricoli che, in base a quanto previsto dalla legge 34/2015, abbiano proceduto al pagamento dell’imposta entro il 31 marzo scorso, compensando i comuni interessati dal minor gettito derivante dalla mancata entrata tributaria anche attraverso la riduzione degli sgravi da interessi passivi di banche ed assicurazioni previsti dall’art. 96 del Testo Unico delle imposte sui redditi. Particolare attenzione ai piccoli agricoltori: si richiede l’esenzione dal pagamento dell’IMU per quei coltivatori il cui fatturato non sia superiore 15.000 euro annui nonché a quelli ubicati in comuni vittime di calamità naturali verificatesi a partire dall’anno 2014, così come individuati dai relativi decreti del Ministero delle Politiche agricole. Infine, i 5 Stelle chiedono al Governo Renzi di procedere con urgenza all’aggiornamento del catasto agricolo nonché della classificazione Istat dei comuni italiani, tenendo conto dell’evoluzione e della trasformazione del territorio e del settore primario degli ultimi decenni, ponendo l’accento sulla redditività dei terreni agricoli.

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