La stampa 3D diventa “green” grazie alla plastica a basso impatto

stampa 3dMILANO – La stampa 3D sta prendendo sempre più piede, e le sue applicazioni sono così efficaci da permettere di realizzare protesi sanitarie, parti meccaniche o oggetti di design. Ora gli esperti stanno puntando a rendere questo rivoluzionario tipo di stampa anche a basso impatto ambientale. Una startup americana ha realizzato un particolare polimero di plastica ‘sostenibilè, adatto per le stampanti a tre dimensioni: a raccontarlo è il sito In a Bottle (www.inabottle.it). Le stampanti 3D utilizzano un filamento plastico che, poco a poco, ‘sciolgonò per poi depositarlo nella posizione più adatta e su più strati, in modo da ricreare l’oggetto tridimensionale. La Dimension Polymers, fondata da Mark Sherman e Gerald Galazin, ha realizzato un nuovo tipo di filamento che «riesce ad abbattere del 66% le emissioni di CO2, dato che è ottenuto per il 95% da plastica riciclata – spiega In a Bottle – il materiale è disponibile in classiche bobine di 1,75 mm o 3 mm di diametro o in pellets, per adattarsi alla maggior parte delle stampanti 3D in commercio». Per adesso questo tipo di filamento riciclato esiste solamente di colore nero, «ma i creatori assicurano che presto saranno in grado di commercializzare altre colorazioni. La vendita inizierà questa primavera – conclude il sito – dato che la startup ha ottenuto i fondi necessari all’avvio del progetto con la campagna di crowfunding pubblicata su Kickstarter, durante la quale ha ricevuto 20.000 dollari da 118 benefattori». (ANSA)


 

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