ROMA – Sarà ampliata l’area delle imprese che usufruiranno delle misure di sostegno alla liquidità delle aziende che lavorano per l’Ilva. Lo ha confermato il viceministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti uscendo dalla Commissione industria in Senato dove sta proseguendo l’esame del decreto Ilva.
Secondo quanto riferito dal viceministro le imprese dell’autotrasporto e le piccole aziende dell’indotto che vantano crediti con l’Ilva godranno della prededucibilità dei crediti pregressi. Inoltre, sempre per le imprese dell’indotto, è prevista la sospensione dei versamenti di Iva, Irpef e altri contributi. A favore delle Pmi è invece stato aumentato a 35 milioni il fondo di garanzia a sostegno dell’indotto di Taranto.
«Stiamo forzando una serie di provvedimenti, ma la situazione, soprattutto dell’indotto, è grave – commenta la senatrice dei Cinque Stelle Paola Nugnes, impegnata nel lavoro delle commissioni – sono norme dove pende il rischio di infrazione per aiuti di Stato. Ci stiamo poi muovendo al buio sullo stato economico dell’Ilva. Ad esempio i debiti del Siderurgico valutati in 2,9 miliardi dal giudice sembrano sovrastimati». (ANSA)
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