Ilva, ecco cosa prevede il nuovo decreto legge

renzi confTARANTO – Ieri abbiamo riportato le dichiarazioni rilasciate dal premier Renzi al termine del Consiglio dei Ministri che ha dato l’ok al decreto legge sullo “Sviluppo dell’area di Taranto”. Nel corso della conferenza stampa, Renzi ha ammesso che il testo non è pronto perché gli uffici preposti stanno ancora mettendo a punto alcune norme e di mezzo ci sono anche le festività. Il provvedimento rischia di trasformarsi in un campo minato ed è forse per questo che si sta procedendo con cautela prima di dare l’ok definitivo. In un comunicato stampa del Governo vengono, comunque, indicate le specifiche del decreto che riportiamo di seguito.

Sviluppo dell’area di Taranto (decreto legge)

Il Consiglio dei Ministri su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, con i Ministri dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, dell’Ambiente, Gianluca Galletti, della Difesa, Roberta Pinotti, dei Beni culturali e Turismo, Dario Franceschini, ha approvato il decreto per lo Sviluppo dell’area di Taranto, che permette misure speciali per Ilva e che intende imprimere una svolta negli interventi di bonifica, riqualificazione e rilancio della città e dell’area di Taranto, con particolare attenzione alle emergenze industriali, storiche e culturali.

 1) MISURE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA DI TARANTO

 Altre norme relative a Taranto riguardano la riqualificazione e la valorizzazione delle emergenze urbane, storiche e culturali, prevedendo un tavolo delle istituzioni coinvolte istituito presso la Presidenza del Consiglio, individuando precise responsabilità e tempistiche, e misure di semplificazione e accelerazione.

 · Una unica governance interistituzionale

 In considerazione della peculiare situazione dell’area di Taranto, l’attuazione degli interventi che la riguardano è assicurata e disciplinata da uno specifico Contratto Istituzionale di Sviluppo Taranto e da una unica governance interistituzionale.

 Il CIS Taranto è sottoscritto da un apposito Tavolo istituzionale permanente per l’Area di Taranto, che verrà istituito entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Tavolo ha il compito di coordinare e concertare le azioni in essere e di definire strategie comuni utili allo sviluppo compatibile e sostenibile del territorio.

 Il Tavolo è presieduto da un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è composto da un rappresentante per ciascuno dei Ministeri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente della tutela del territorio del mare, delle Infrastrutture e dei trasporti, della Difesa, dei Beni culturali e del turismo, nonché da un rappresentante della Regione Puglia, della Provincia di Taranto, del Comune di Taranto e dei Comuni ricadenti nell’area, dell’Autorità Portuale di Taranto, del Commissario Straordinario per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, del Commissario Straordinario del Porto di Taranto e dell’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Invitalia.

 Il Tavolo assorbe le funzioni di tutti i tavoli tecnici comunque denominati su Taranto istituiti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e di quelli costituiti presso le amministrazioni centrali, regionali e locali.

 · Bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’intera area di Taranto

 Il Commissario straordinario per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto, già all’opera, metterà a sistema misure per la bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’intera area di Taranto, dichiarata ad elevato rischio di crisi ambientale, attraverso un programma volto a garantire un adeguato livello di sicurezza per le persone e per l’ambiente, nonché a mitigare le relative criticità che ostacolano la competitività delle imprese del territorio Tarantino.

 · Porto di Taranto, estensione del ruolo del commissario e semplificazione

 I poteri del Commissario straordinario del porto di Taranto, già all’opera, sono estesi a tutte le opere ed agli interventi infrastrutturali necessari per l’ampliamento e l’adeguamento del porto, affinché l’infrastruttura risponda agli standard competitivi dell’area mediterranea, con riflessi positivi per la celerità dei trasporti marittimi e per lo sviluppo competitivo dell’intero Paese.

 Al fine di garantire una fondamentale accelerazione e semplificazione per la realizzazione di tali opere ed interventi, l’acquisizione degli atti di assenso degli enti locali, regionali, dei ministeri e altri enti competenti, devono essere resi entro 30 giorni dalla richiesta del Commissario straordinario del porto di Taranto. Decorso inutilmente il termine, gli atti si intendono resi in senso favorevole.

 · Procedure accelerate per il progetto Taranto del ‘Piano nazionale per le Città’

 Semplificazione e accelerazione dei tempi per il ‘Piano nazionale per le Città’ nel Comune di Taranto. Anche in questo caso, per l’approvazione e l’attuazione degli interventi previsti, il Comune di Taranto, in applicazione dei generali principi di efficacia dell’attività amministrativa e di semplificazione procedimentale, potrà intendere resi in senso favorevole, atti che non siano resi entro 30 giorni dalla richiesta, da parte degli enti locali, regionali, dei ministeri e degli altri enti competenti.

 · Valorizzazione culturale e turistica con la riqualificazione dell’Arsenale

 È previsto un progetto di valorizzazione culturale e turistica dell’Arsenale militare marittimo di Taranto, da concordare al Tavolo interistituzionale, su proposta dei Ministri dei beni e delle attività culturali e del turismo e della Difesa.

 L’Arsenale di Taranto, che occupa un’area di oltre 90 ettari insistente sul demanio dello Stato in uso all’Amministrazione della difesa è, storicamente, un realtà di rilevante importanza sociale, culturale ed economica. Il complesso arsenalizio di Taranto non è dunque solo realtà produttiva, ma un importantissimo patrimonio storico e di archeologia industriale per l’intero Paese, da tutelare e valorizzare, rendendolo fruibile ai cittadini. L’intero progetto è di significativa importanza culturale per il Paese e di notevole interesse turistico, ponendosi anche quale centro di diffusione della cultura del mare.

 Vengono confermate la prioritaria destinazione ad arsenale del complesso e le prioritarie esigenze operative e logistiche della Marina Militare e viene avanti il Piano di rilancio industriale e produttivo, di risanamento delle officine e delle banchine.

 · Disposizioni per Arpa Puglia

 Per contrastare fenomeni di degrado ambientale e assicurare adeguati livelli di tutela della salute pubblica, la Regione Puglia, valutata prioritariamente l’assegnazione temporanea di proprio personale, attuate e concluse le procedure volte a ricollocare il personale delle province, può autorizzare l’Arpa Puglia, dopo l’approvazione di uno specifico piano a procedere per l’anno 2015, con esclusivo riferimento all’Area di Taranto, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato.

2) ILVA

Il provvedimento estende le procedure previste dall’amministrazione straordinaria per le imprese operanti nei servizi pubblici essenziali anche alle società che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale. Scopo della misura è di garantire la prosecuzione dell’attività produttiva assicurando che le risorse aziendali siano prioritariamente destinate a tale scopo. Per quanto riguarda in particolare l’ILVA, l’amministrazione straordinaria fa cessare il commissariamento straordinario deliberato nel 2013.

Il decreto attribuisce al commissario straordinario i poteri necessari per attuare le prescrizioni di carattere ambientale previste dall’Autorizzazione integrata ambientale (AIA). Allo stesso commissario saranno destinate le somme sequestrate all’ILVA, che confluiranno in una contabilità speciale. La gestione dell’impresa sarà considerata attività di pubblica utilità e gli interventi previsti dal piano ambientale vengono dichiarati urgenti e indifferibili.

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