Il “Global Teacher Prize”, alla prima edizione, è una sorta di Premio Nobel per insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado di ogni Paese nel mondo e verrà assegnato a un insegnante eccezionale che abbia dato uno straordinario contributo alla professione. E’ promosso dalla Varkey GEMS Foundation, un’organizzazione internazionale impegnata nel settore Education. Si è appena conclusa la prima fase del premio e su 5.000 segnalazioni e 1.300 candidature idonee sono stati selezionati 50 finalisti al mondo. A marzo sarà comunicato il vincitore assoluto della competizione, il quale riceverà come premio 1 milione di dollari.
Tra questi finalisti, 9 sono europei, 2 gli italiani: Daniela Boscolo e Daniele Manni. La Boscolo insegna presso l’Istituto “C. Colombo” di Porto Viro (Ro) mentre Manni è salentino e insegna informatica dal 1990 presso l’Istituto “Galilei – Costa” di Lecce. I suoi studenti lo adorano e fanno tutti il tifo per lui, hanno tappezzato i corridoi della scuola con articoli che lo riguardano e oggi gli hanno persino creato una specifica fan page su Facebook: “A Daniele Manni il Nobel per l’Insegnamento” –https://www.facebook.com/manni4nobel
I candidati sono giudicati del Global Teacher Prize in base a quattro criteri principali: capacità di innovazione, capacità di aprire la mente dei propri alunni, contributo offerto alla comunità e incoraggiamento dato per abbracciare l’insegnamento. Detto questo e considerata la “storia” del prof Manni (che segue), si comprende bene perché è fra i 50 finalisti al mondo e si comprende anche perché l’Istituto “Galilei – Costa” si è guadagnato il titolo di “scuola più premiata d’Italia”.
Nel 2000 Manni ha implementato con i suoi alunni il portale “Blues & Blues” (che vince il premio Usa “Best of the blues website award”) e due anni dopo realizza per Mikado Film i siti ufficiali per l’Italia delle pellicole “The Blues” dei registi Martin Scorsese, Wim Wenders, Clint Eastwood, etc. Nel 2004, insieme ad una collega, Elisabetta D’Errico, e a 16 alunni di quinto anno, ha fondato la società cooperativa “Arianoa” all’interno della scuola e, da dieci anni, si prodiga a sollecitare, incentivare e offrire un supporto logistico e fiscale a quegli studenti che volessero sperimentare nuove piccole idee imprenditoriali, oggi le società di questo tipo si definiscono “incubatori” e “acceleratori” di start-up giovanili. E’ uno dei pochi, se non l’unico, casi di incentivazione all’auto-imprenditorialità ed implementazione reale (non simulata) in Italia per giovani delle scuole superiori. Recentemente la società “Arianoa” ha fatto un grande passo in avanti ed è “scesa dal palazzo” della scuola, prendendo in affitto un locale nel pieno centro commerciale ed operativo della città. Nell’attuale anno scolastico ha in piedi 6 nuove start-up, cinque in una classe quinta e una in una quarta.
Tre anni dopo ha dato vita al movimento “Res Publica Salentina”, attraverso il quale tutti i suoi alunni hanno ideato, sperimentato e messo in atto decine di iniziative innovative in termini di promozione del territorio, soprattutto per quanto concerne i settori del turismo, dell’agroalimentare e della cultura. Con il movimento “GPace – Giovani per la Pace”, invece, ha avvicinato i suoi studenti ai temi della pace, della tolleranza e del rispetto reciproco, realizzando diverse campagne ed iniziative, tra queste, l’invito di un premio Nobel per la Pace a scuola, la creazione in piazza Duomo a Lecce della più grande bandiera della pace del mondo, l’originalissima protesta dei “Poster viventi” in piazza San Pietro a Roma contro l’uso e l’abuso di baby soldato nei paesi in conflitto e l’organizzazione di tre “Giornate dei Giovani per la Pace”. Sempre insieme ai suoi studenti, ha organizzato tre edizioni del “Salento Ecoday”, giornate in cui complessivamente oltre 3.500 volontari hanno ripulito campagne, spiagge, periferie e strade su tutto il territorio salentino.
Nel 2009 ha condotto una sua personalissima battaglia (poi vinta) contro la decisione del Ministero Gelmini di sopprimere, con la nuova riforma, l’indirizzo informatico dagli istituti tecnici economici. Nel 2010 ha creato, dalla classe, il gruppo Facebook dei “Salentini Sparpagghiati” (salentini sparsi per il mondo, per lavoro o per studio) che oggi conta 12.400 membri sempre attivi in rete. Nel 2011, insieme ad una sua classe terza, ha dato vita al brand “Dieta Med-Italiana” con cui pre tre anni ha promozionato le produzioni agroalimentari del Salento e ha organizzato, ad oggi, tre edizioni del “Festival della Dieta Med-Italiana” nella principale piazza della città. L’ultima edizione (apr 2014) è in lizza per il Premio Italive.
E, da appena due mesi, ha ideato l’iniziativa N₂Y₄ (si legge Never too Young for…) con il sogno di vedere tutte le scuole (dalle elementari alle superiori) aperte di pomeriggio e con la possibilità di “sfruttare” le aule, i laboratori informatici e scientifici, le palestre e le attrezzature ai fini di offrire spazi e strumenti a tutti quei giovani “mai troppo giovani” per la musica, losport, l’ecosostenibilità, la pace e l’inclusione, il business, la tecnologia e la scienza, lasalute ed il benessere, le lingue e le culture estere.
L’altra finalista italiana, Daniela Boscolo, ha ideato nuovi modi per inserire nella normale vita scolastica alunni con Esigenze Educative Speciali (EES). In collaborazione con le aziende e le associazioni locali ha creato progetti per consentire ad alunni portatori di disabilità di sviluppare le proprie capacità nelle normali situazioni sociali. Nel 2010 questi progetti le sono valsi il riconoscimento nazionale di “Migliore insegnante dell’anno”. La Professoressa Boscolo contribuisce anche a stimolare la conoscenza organizzando all’Università di Padova workshop per i futuri insegnanti sulle esigenze educative speciali.
Il Global Teacher Prize è frutto di un impegno di lunga data della Varkey GEMS Foundation(VGF) volto a migliorare la condizione degli insegnanti. Lo scorso novembre, la VGF ha pubblicato il Global Teacher Status Index, primo tentativo di mettere a confronto l’atteggiamento nei confronti degli insegnanti in 21 Paesi, rivelando l’esistenza di notevoli differenze nella condizione degli insegnanti nel mondo. Il sondaggio ha anche rivelato che in numerose nazioni, circa un terzo/la metà dei genitori probabilmente o certamente non incoraggerebbe i propri figli a intraprendere questa professione.
In risposta diretta a questo risultato, è stato creato il Global Teacher Prize che vuole accendere i riflettori sulla professione, al fine di riconoscere e celebrare l’importante ruolo degli insegnanti nella società. Portando alla luce migliaia di storie di eroi che hanno trasformato la vita di bambini ed adolescenti, il premio spera di far conoscere e divulgare lo straordinario lavoro di milioni di insegnanti. In ultimo, sperando di incrementare il rispetto nei confronti degli insegnanti, vuole aiutare a reclutare i migliori candidati ed evitare che cambino professione.
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