Cultura, il premio Sele d’Oro ha compiuto trent’anni

premio sele d'oroI luoghi del cuore esistono. Sono quelli dove ti senti a casa anche se non lo sei. Tra i miei c’è Oliveto Citra, una cittadina in provincia di Salerno incastonata nella Valle del Sele. Un piccolo centro storico, un cielo “trapunto di stelle”, persone gentili e vere come l’acqua del fiume che scorre impetuoso. Qui da trent’anni si organizza il premio Sele d’Oro Mezzogiorno, un evento che intreccia seminari economici, politici, sociali a incontri letterari, attività sportive, musica, cinema, radio e teatro con una rassegna nazionale particolarmente seguita.

Nove giorni in cui i protagonisti della cultura nazionale raccontano le loro esperienze e spiegano la realtà che ci circonda. Diversi i nomi noti intervenuti in questa e nelle edizioni passate del Premio con, accanto a loro, una squadra di giovani impegnati nell’organizzazione e realizzazione di un evento così complesso e importante. Federica, Marta, Giusy, Claudio, Giuseppe, Gianmarco sono solo alcuni dei ragazzi che compongono una macchina perfetta e già rodata dal fondatore del “Sele d’Oro” Carmine Pignata.

Il premio racconta il Sud in tutte le sue sfaccettature e in questa edizione celebrativa sono stati condensati i temi cardine di un trentennio di dibattiti: ambiente, sviluppo economico, opportunità lavorative per i giovani, accanto a nuove opportunità provenienti dallo sviluppo dell’industria cinematografica. Il vice ministro all’Economia Enrico Morando, il giornalista del Tg1 Pino Scaccia, gli scrittori Stefano Crupi e Nicky Persico, don Maurizio Patriciello, il fondatore del Giffoni film festival Claudio Gubitosi ed il fotoreporter e regista Carlos Solito sono solo alcune delle personalità intervenute dal 5 al 13 settembre. Giornate intense culminate con le serate di venerdi e sabato dedicate alla musica.

premio seleSul palco del palazzetto cittadino, venerdi, sono saliti i giovani artisti del concorso “Demo d’autore” ed i big Renzo Rubino e Zero Assoluto che hanno entusiasmato il pubblico. La serata conclusiva, sabato, ha visto la partecipazione del maestro Luis Bacalov, premio Oscar per la colonna sonora de “Il postino”, Gino Paoli, Danilo Rea e Serena Autieri. Sul palco il presentatore e giornalista radio Rai, Gianmaurizio Foderaro. Un parterre di stelle che ha arricchito una serata già ricca di riconoscimenti: premio speciale al ministro dellEconomia Pier Carlo Padoan; premio speciale Michele Tito per il giornalismo ad Alessandro Barbano, direttore de Il Mattino; premio speciale a Vincenzo Boccia, presidente del Comitato Tecnico Credito e Finanza di Confindustria.

Inoltre riconoscimenti della Giuria e degli Enti Locali promotori sono andati a Giuseppe Soriero, Giovanna Greco, Giovanni DAndrea, Giovanni Cerchia e Giovanni Laino. Per la Sezione Saggi si è assegnato un premio ex aequo a Emanuele Felice e Paolo Savona, con la collaborazione di Giovanni Farese. Per la sezione Bona Praxis il premio è stato assegnato a Vinicio Capossela, per aver ideato e diretto il Calitri Sponz Festival e, nella sezione Imprenditoria Giovanile, il riconoscimento è andato alla società cooperativa La Paranza di Napoli.

Il Premio Speciale degli Enti Locali è andato a Beniamino Casillo, consigliere d’amministrazione della Casillo Group di Corato (Bari)  per il suo impegno nella ricerca e nella conservazione del grano. La motivazione: grazie alla sua dedizione promuove la conoscenza delle nostre colture cerealicole, valorizzando la produzione di farine biologiche. Questo Premio, pertanto, valorizza l’operato imprenditoriale del brand “Selezione Casillo” e “Agricola del Sole”, dentro e fuori i confini nazionali, marcando il Made in Italy del biologico.

Il Sud non è solo brutture, arretratezza e menefreghismo.  Questo e tanti altri appuntamenti, più o meno noti, sono la spinta giusta per crescere, differenziarsi e vincere. I giovani hanno le idee e la chiave per il futuro. Il premio Sele d’Oro Mezzogiorno lo ha dimostrato.

Luca Caretta per InchiostroVerde

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