Clini: “Le accuse che mi sono state rivolte mi spaccano il cuore”

cliniROMA –  “Le accuse che mi sono state rivolte mi spaccano il cuore”. Lo scrive l’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini, agli arresti domiciliari da lunedi’ scorso, in una lettera fatta pervenire tramite i suoi legali. “Spero che – aggiunge – ancora una volta i fatti e i risultati del mio lavoro prevalgano sui pregiudizi e sull’ideologia”.

Nella lettera, una pagina firmata a penna da Clini, l’ex ministro rivendica il lavoro svolto in questi anni, respingendo ogni accusa. “Chiedete alle decine di imprese, dalle più grandi e più note alle più piccole, che hanno realizzato grazie al mio lavoro centinaia di progetti in Italia e nel mondo, con successo. Chiedetelo – scrive Clini – alle università e agli enti di ricerca in Italia, in Brasile, in Cina, in Iraq, negli Usa, nei Balcani, che hanno collaborato con me in tutti questi anni ed hanno realizzato progetti esemplari che sono un vanto per l’Italia. Chiedetelo anche ai lavoratori dell’Ilva di Taranto, e chiedetelo all’azienda. Chiedetelo ai lavoratori ed alle imprese di Piombino, di Porto Marghera, di Tor Viscosa, di Trieste. Chiedetelo alle centinaia di comuni, alle province, alle regioni con cui ho promosso e realizzato centinaia di progetti locali”. “Chiedete a tutti questi – conclude Clini – se sono corrotto”. (Ansa)

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